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Un nuovo edificio per la Oberdan con la Buona Scuola

(ufficio stampa) – Il Comune di Terni è uno dei due comuni umbri, l’altro è Corciano, che sono stati selezionati dalla Regione e dal ministero della Pubblica Istruzione, per accedere al bando nazionale della Buona Scuola.  Una selezione che consentirà la realizzazione di un nuovo edificio scolastico a Borgo Bovio, nell’ambito istituto comprensivo Oberdan. Un intervento da 4 milioni e 420 mila euro per la costruzione di 2 mila 700 metri quadri su un'area complessiva di quasi 4 mila metri quadri, per ospitare 540 alunni. Il cantiere dovrebbe essere aperto a fine 2017, al termine di un percorso che prevede un concorso di idee per la progettazione, con scadenza il 30 agosto. Quindi la selezione da parte del Ministero delle 3 proposte migliori, che saranno donate al Comune di Terni, al fine di dar luogo alla progettazione esecutiva. A seguire la convenzione tra il Comune  e l’Inail che si occuperà di realizzare l’edificio scolastico in cambio di un canone trentennale da parte dello Stato.
Procedure, finanziamento, legge nazionale e ricadute sul territorio, sono state illustrate questa mattina, a Terni, nell’ambito di una iniziativa con il mondo della scuola che ha visto la presenza del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, di quello di Corciano, Cristian Betti, dell’assessore regionale Antonio Bartolini, il direttore generale del Ministero per l’edilizia scolastica Simona Montesarchio, gli assessori comunali alla Scuola Carla  Riccardi e all’Urbanistica Francesco Andreani.
“Questo Governo nazionale – ha detto il sindaco  Leopoldo Di Girolamo – è tornato a investire sull’edilizia scolastica a fronte di un ritardo che si protrae da diversi decenni. I 4 miliardi a livello nazionale sono una grande opportunità, il Comune di Terni ha saputo cogliere questa occasione e la Regione ci ha selezionato, dimostrando a sua volta grande attenzione per Terni, smentendo anche i questa occasione le affermazioni strumentali, buone per le chiacchiere da bar, che vogliono la Regione dell’Umbria matrigna nei confronti di Terni.
“In un contesto di scuola innovativa – dichiara l’assessore alla Scuola Carla Riccardi -  rientra anche il potenziamento del rapporto tra scuola e territorio garantendo una forte integrazione fra spazi interni ed esterni. L’intervento mira a permettere la fruibilità di servizi culturali e sociali all’intera comunità, secondo il principio dell’educazione permanente e per la massima integrazione sociale nella prospettiva dell'accrescimento delle relazioni tra scuola e quartiere attraverso l’intervento di familiari ed operatori che metteranno a disposizione della scuola il loro tempo e le loro competenze in un rapporto di scambio reciproco".
La scheda
L’intervento prevede la riconfigurazione complessiva dell’Istituto Comprensivo Oberdan nel quartiere Borgo Bovio, attraverso la costruzione di due nuovi edifici destinati alla scuola primaria e secondaria di primo grado le cui opere sono realizzabili anche mediante due stralci funzionali. Il modello è quello del campus di matrice anglosassone in virtù dell’ampia corte che i due nuovi edifici, in adiacenza al nucleo originario realizzato nel 1933, vengono a costituire. L’intervento proposto rientra nell’ambito di un processo di rigenerazione dell’intero quartiere di Borgo Bovio ormai prossimo al completamento che ha visto la completa riqualificazione dei servizi e delle aree di uso pubblico. Il progetto vuole mettere l'edificio scolastico in relazione con i limitrofi edifici che ospitano il Centro musicale – Casa delle Musiche, i servizi Ater, la sala polivalente della ex-circoscrizione e i relativi spazi verdi, la Chiesa di S. Maria della Misericordia,  anche attraverso l’efficace funzionamento dei percorsi ciclo-pedonali recentemente realizzati.  Gli ambienti della scuola compresi gli arredi, dovranno essere di nuova concezione in modo tale da saper accogliere le esigenze dei nuovi stili di apprendimento. Le aule di questo nuovo plesso dovranno essere flessibili dal punto di vista prossemico, per consentire una disposizione degli ambienti e dei posti diversa con il variare del tipo di attività svolta: quella tradizionale frontale, quella con gli studenti riuniti in piccoli gruppi per confrontarsi o quella che li raccoglie in un unico insieme rivolto verso uno schermo sul quale un videoproiettore interattivo riflette i contributi elaborati dai singoli allievi.  Spazi flessibili, adattabili alle diverse esigenze funzionali tramite la struttura modulare componibile delle aule che permette il loro accorpamento o la totale apertura sugli spazi distributivi che dovranno consentire nuovi rapporti relazionali e visivi anche con l'ambiente esterno.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017