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Tributi, il dibattito in consiglio comunale

(Ufficio Stampa/Acot) – Tra gli interventi in aula nel corso del dibattito di oggi in merito alla delibera sulla determinazione dei tributi per il 2017, quello di Enrico Melasecche (IlT) che ha sottolineato come – a suo parere – in realtà i cittadini saranno costretti a pagare una ulteriore tassa sui rifiuti. “La raccolta differenziata infatti avrebbe dovuto portare ad una riduzione della Tari che non c’è stata”. In più – ha continuato Melasecche, sul fronte Imu, “la Giunta "aumenta un’imposta a carico dei genitori che danno il proprio appartamento ad un figlio, come se fosse un immobile che da reddito". "Lo stesso per la riduzione delle agevolazioni per gli affitti a canone concordato”. Per il resto Melasecche ha accusato l’assessore Piacenti di “raccontare favole alle quali non crede più nessuno” e la giunta di “tirare a campare”.

Secondo Marco Cecconi (FdI) la Giunta non è stata onesta nella spiegazione delle nuove tariffe. “In realtà – ha detto – gli aumenti ci sono stati, eccome”. “In taluni casi vengono tolte le agevolazioni, in altri ci sono dei veri e propri aumenti che arrivano al 30%”. Inoltre – ha sottolineato – l’approccio dell’amministrazione verso le attività produttive andrebbe completamente rivisto.

"Siamo in un percorso lento che porta alla completa destrutturazione del significato delle istituzioni – ha detto Thomas De Luca (M5S) a cominciare dal consiglio comunale. Quello che deliberiamo non viene attuato. Noi abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso, riprendendoci le nostre competenze e proporre atti deliberativi, non impegni. Abbiamo provato a farlo attraverso gli emendamenti che riteniamo siano stati un contributo positivo".
"Occorre - ha detto De Luca - porre un freno alla desertificazione della città, occorre che chi ha responsabilità di governo, se le assuma. Occorrono contenuti, non chiacchiere"

L’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi in sede di replica ha ribadito che “sulle entrate la manovra ricalca sostanzialmente quella dell’anno passato ed evidenzia comunque una situazione migliore rispetto a quella di tanti altri Comuni di analoghe dimensioni. Le uniche modifiche sono state discusse già in sede di Dup e di piano di riequilibrio”.
“Siamo convinti – ha aggiunto - che la manovra sulle entrate sia una manovra equa. Le difficoltà finanziarie del Comune saranno affrontate senza incidere sulla fiscalità locale”.
Per quel che riguarda la Tari, l’assessore ha ricordato "che il costo medio per abitante a Terni è di 212 euro a fronte dei 253 a Perugia". "L’incremento della differenziata a Terni è stato nel 2016 del 16,7%, rispetto al 7% della media". "Il lavoro - seppur difficile e complesso - sulla differenziata sta dunque dando dei risultati sia in termini di costo, che in termini di qualità del servizio".

GLD - Ufficio Stampa/Acot

Data aggiornamento della pagina: 31/03/2017