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Teatro di Carsulae: in vendita i biglietti per Le Straniere e Odissea

(ufficio stampa) - Sono in prevendita al botteghino centrale del Caos, in via di Vitalone, i biglietti per Le Straniere-itinerario Carsulae di Anna Maria Civico che si terrà giovedì 28 luglio alle 19.30, al teatro romano di Carsulae nell’ambito del cartellone La Meraviglia Ritrovata.  biglietti costano 10 euro e si possono acquistare in prevendita dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20; la sera dello spettacolo si possono acquistare al Centro visita e documentazione di Carsulae.
Lo spettacolo. Le straniere con le loro voci sviluppano una texture sonora che richiama il Mediterraneo antico (Coro Popolare) al quale si alternano i brani sperimentali (KORA) entrambi dialogano con la voce della Korifea-Attrice. Nel testo vengono ricucite le tracce di una sensibilità e memoria femminile che parla con le parole di Christa Wolf, Wislawa Szymborska e Anna Maria Civico. La scenografia  moltiplica la presenza delle colonne crollate, sparse per il Parco Archeologico, con moduli che evocano l'estetica corinzia e allo stesso tempo la meccanica moderna. Lo spettacolo si svolge nella luce del tramonto e del crepuscolo, la luce artificiale accompagnerà il passaggio nella notte. Il sonoro in acustico. Allo spettatore si chiede di chiudere il telefono e/o altri apparecchi elettronici, per inoltrarsi insieme alle guide in un percorso in cui tutti i sensi vengono sollecitati. Dalla passeggiata, all'Anfiteatro, al Teatro Romano di Carsulae il filo comune che avvolge questo spazio teatrale  il suono ambientale e il suono delle voci, la luce naturale e la reazione epidermica.
Si possono già acquistare i biglietti per lo spettacolo di lunedì 1° agosto, alle ore 21,  Odissea di Mario Perrotta accompagnato dai musicisti Mario Arcari e Maurizio Pellizzari.
Lo spettacolo. C’è un personaggio nell’Odissea – scrive Perrotta -  che, da sempre, cattura la mia attenzione, un personaggio che molti non ricordano neanche: Telemaco. Ho provato a chiedere in giro e, difatti, molti ricordano il cane di Ulisse - Argo, mi pare... - ma non il figlio. Io, invece, ne ho sempre subito il fascino, perché la sua attesa è carica di suggestioni. Telemaco non ha ricordi di Ulisse, non l’ha mai visto, non sa come è fatto, non sa il suono della sua voce: per Telemaco, Ulisse è solo un racconto della gente. Ed è proprio questa assenza ad aprire infinite possibilità nei pensieri di Telemaco. Lui è l’unico personaggio dell’Odissea che può costruire un’immagine di Ulisse calibrata a suo piacimento. I pensieri di Telemaco, forse, sono l’unico luogo dove Ulisse può essere ancora un eroe.  E’ così che ho disancorato Telemaco dal tempo degli eroi e l’ho trascinato qui, nel ventunesimo secolo, avvilito da una madre reclusa in casa; assediato dalla gente del paese che, non sapendo che fare tutto il giorno al bar della piazza, mormora della sua “follia” e della sua famiglia mancata; circondato dal mare del Salento, invalicabile e affamato di vite umane. E dunque si mescolano nello scrittura il mito e il quotidiano, Itaca e il Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese, legati insieme da una partitura musicale rigorosa, pensata ed eseguita dai musicisti che mi  accompagnano in questo lavoro e diventano anch’essi, con i loro molteplici strumenti, voci musicali del racconto.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017