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Strage di Bologna, 37 anni dopo una ferita ancora aperta

Strage di Bologna, 37 anni dopo una ferita ancora aperta

(ufficio stampa) – “A trentasette anni di distanza dalla tremenda strage alla stazione di Bologna, dove tra le 85 vittime c’era anche il giovane Sergio Secci, nostro concittadino,sono ancora forti, in tutti noi, il ricordo e il dolore, per queste vite stroncate. Una memoria che non deve mai venir meno”. Il sindaco Leopoldo Di Girolamo, ricorda così Sergio e sottolinea come “in questo nostro tempo, purtroppo, la strategia stragista e il terrorismo, pur essendo di matrice diversa, continuano comunque a colpire in Europa e nel mondo, civili innocenti come le vittime dell’attentato del 2 agosto a Bologna e come il nostro Sergio”.
Oggi, 2 agosto, giornata in cui ricorre una strage assurda, ottantacinque narratori racconteranno le storie delle vittime dell'attentato alla stazione di Bologna in diversi luoghi del capoluogo emiliano. Per ricordare il nostro concittadino Sergio Secci, al Caos è attivo un collegamento in diretta con Bologna. Il collegamento è accessibile durante l’orario di apertura al pubblico del museo, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20.
“Sono orgoglioso di poter partecipare a questa iniziativa di grande valenza sociale e culturale – conclude il sindaco – alla quale il Comune di Terni ha prontamente aderito e mi sento profondamente vicino alla mamma di Sergio, ai tanti amici che ancora oggi hanno lacrime profonde e ricordi indelebili”.
 

Data aggiornamento della pagina: 27/03/2019