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"Soddisfatto per il patto di collaborazione con Scorsolini"

(Ufficio Stampa/Acot) – “Sono molto contento che il papà di Gabriele Scorsolini abbia deciso di dedicare il suo tempo non solo al figlio per il quale già fa tantissimo ma anche ad altri ragazzi che hanno problemi di disabilità visiva e che comunque vogliono praticare attività sportiva e fisica, per una dimensione di benessere che è molto importante per tutti”- dichiara l’assessore al welfare e alla partecipazione Marco Celestino Cecconi - in merito al patto di collaborazione stipulato oggi tra il Comune di Terni e la famiglia Scorsolini. “Mi fa piacere che sia stato scelto – prosegue Cecconi – l’istituto della partecipazione nell’ambito del regolamento dei beni comuni, a dimostrazione anche della volontà di un impegno civico che fa onore a padre e figlio”.
 “L’esperienza che Vitaliano Scorsolini ha maturato è una grande risorsa, così come quella di Gabriele che è parte integrante di questo progetto di sport e benessere. Come amministrazione comunale, nell’ambito del patto, lavoreremo fianco a fianco affinché si possano trovare anche spazi adeguati, in quanto le persone con disabilità visiva che vogliono praticare sport hanno bisogno di luoghi e contesti a loro conosciuti, per potersi muovere con sicurezza, considerato anche che Gabriele predilige attività come l’arrampicata e il judo che sono di grande azione”.
Il patto, redatto dall’ufficio partecipazione del comune di Terni, prevede lo svolgimento dell’attività sportiva come inclusione sociale e benessere psicofisico, in particolar modo nella preparazione e nella formazione di atleti con disabilità visiva all’arrampicata e le discipline riguardanti la montagna e il judo.
Il percorso amministrativo è iniziato il 1° febbraio, con la richiesta formale del papà di Gabriele di attivare il progetto per la preparazione di atleti con disabilità legati alla vista. Protagonista, insieme al papà, il campione di appena 19 anni, che oltre ad allenarsi in prima persona metterà a disposizione le sue conoscenze tecniche e il suo proverbiale impegno. Il numero massimo di persone che possono partecipare al progetto è di cinque. La prossima settimana verrà riunito il laboratorio urbano permanente per la verifica periodica del progetto e delle attività messe in programma e per affrontare tutti i problemi legati alla preparazione sportiva degli atleti, anche in vista di importanti appuntamenti internazionali.

 

SN - Ufficio Stampa/Acot

Data aggiornamento della pagina: 05/03/2019