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“Pronta al confronto a porte aperte, alla luce della città”

(ufficio stampa) – “La richiesta di revoca dello sciopero, comunicata e protocollata ora anche da Uil e Usb, è un elemento di chiarezza che consente di proseguire in un confronto costruttivo al fine di dar luogo al lavoro per rendere più efficiente la macchina comunale utilizzando anche gli incentivi economici che premiano professionalità e meriti. Fin dalle prime battute ho pensato che questa Amministrazione fosse un interlocutore attento e sensibile, al punto tale da riattivare istituti contrattuali incentivanti da troppo tempo fermi”, dichiara l’assessore al Personale Cristhia Falchetti Ballerani. “C’è ora un quadro per lavorare ai reali interessi dei dipendenti comunali, cioè procedere nelle progressioni orizzontali, nella produttività previa valutazione, in ogni altra forma di incentivo contrattuale che motivi tutti quei dipendenti, la stragrande maggioranza, che lavorano al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Colgo l’occasione – prosegue l’assessore - per assicurare tutte le sigle sindacali che sono a disposizione per incontri e confronti. Non è certo una mia lacuna se alcune sigle sindacali hanno voluto fin dalle prime battute accettare il tavolo di discussione sullo sblocco degli istituti contrattuali fermi da anni e hanno colto la portata della novità e altre invece hanno indugiato su stati di agitazione forse non corrispondenti alle nuove dinamiche in corso. Non è una mia lacuna se alcune sigle sindacali hanno chiesto di incontrare l’assessore e altre invece hanno preferito dedicarsi alle barricate. Gli incontri tra l’assessore le organizzazioni sindacali, le rsu, i dipendenti che chiedono appuntamento, avvengono in un clima di assoluta trasparenza, nella sede istituzionale, con la porta chiusa esclusivamente per non disturbare il lavoro della mia segreteria. Tutti coloro che volessero conoscere il calendario degli appuntamenti e degli incontri istituzionali possono tranquillamente rivolgersi alla mia segreteria. Non è necessario quindi dar luogo a particolari monitoraggi, ad attività di tipo investigativo che non penso appartengono alle sigle sindacali. Da parte mia non mi ha suscitato alcun turbamento il fatto che alcune sigle sindacali, magari più di altre, frequentino abitualmente i ‘palazzi’ e si rapportino con gli organi tecnici o politici, in quanto ritengo che sia molto utile il confronto, il dialogo, fermo restando che a ognuno spetta il proprio ruolo e le proprie competenze. In conclusione non mi interessa di conoscere l’agenda degli appuntamenti di qualche sindacalista, ho sempre dimostrato piuttosto di essere interessata ai contributi dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali sulle cose concrete. A porte aperte, alla luce della città”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017