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Orsini e Bencivenga: “Valorizzare le farmacie, nella massima trasparenza”

(Ufficio Stampa/Acot) – “Il 20 giugno scorso il consiglio comunale ha votato il nostro atto di indirizzo riguardante le Farmacie comunali. Rassicuriamo - se ce ne fosse bisogno - i lavoratori dell’azienda, confermando quanto ci stia a cuore il futuro delle Farmacie comunali che consideriamo un patrimonio della città da valorizzare e salvaguardare, alla pari di tutte le altre Partecipate Comunali”. Lo scrivono, in una nota diffusa stamattina, i consiglieri comunali Valdimiro Orsini (Pd) e Luigi Bencivenga (Progetto Terni). “Riconosciamo altresì il lavoro e il sacrificio svolto dai lavoratori delle Farmacie che ha fatto si l’azienda fosse in grado di non produrre più perdite come avvenuto nel passato. Ma tutto questo non ci esime, in qualità di consiglieri comunali, di chiedere al sindaco chiarimenti, di chiedere atti e documenti all’Azienda relativi alla gestione di alcuni concorsi avvenuti, alle politiche del personale, e alla conduzione di alcune assunzioni per come sono avvenute”. “Allo stesso modo – continuano Orsini e Bencivenga - ci sembra doveroso chiarire come siano state condotte le operazioni di affitto e di compravendita di immobili, chiedere verifiche secondo le leggi e i regolamenti vigenti, valutare la possibile incompatibilità del Presidente del Consiglio di Amministrazione”. “Inoltre ci sembra altrettanto importante conoscere quale studio notarile abbia stipulato il contratto di compravendita dell’immobile dove ha attualmente sede la Farmacia Comunale 4 e nel contempo conoscere il fatturato della stessa prima e dopo lo spostamento e tante altre cose lecite per la carica che ricopriamo”. “Indubbiamente – proseguono i due consiglieri - non ci piacciono i toni da padroni delle ferriere usati in conferenza stampa dal Presidente e da altri membri del Cda, né tanto meno “minacce” nei confronti dei lavoratori che cozzano con i più elementari rapporti tra datore di lavoro e personale”. “Le questioni che avvengono all’interno delle farmacie devono essere di dominio pubblico in quanto pubblica è l’azienda, altresì è normale che le discussioni nelle assemblee dei dipendenti con i vertici dell’Azienda, trovino eco all’esterno: non sono segreti e l’Azienda Famacia Terni non è un’azienda privata”. “Indubbiamente non ci piacciono in quanto società di proprietà comunale, logiche di gestione familiare, o amicale e in tal senso ci chiediamo dove siano le organizzazioni sindacali e se questo sia un modello corretto di relazioni sindacali?”. “In altre realtà, in situazioni simili, ci sono state denunce per comportamenti anti-sindacali. Forse qui ci sono questioni, ragioni che impediscono o che frenano, l’azione sindacale?” Stiano tranquilli i lavoratori delle Farmacie comunali, stiano tranquilli i cittadini ternani, perchè “Noi e l’intero Consiglio comunale vogliamo custodire il “patrimonio affidato“, ma vogliamo che il tutto venga fatto nella massima trasparenza e nel rispetto delle leggi”. “Allo stesso tempo – concludono Orsini e Bencivenga - ci sentiamo di suggerire ai dipendenti dell’azienda di valutare i fatti con oggettività e nella massima autonomia. Senza paure e senza accettare suggerimenti nei propri comunicati e nelle azioni da intraprendere. Siamo convinti che se ognuno svolgerà il proprio lavoro, i propri compiti con passione, dedizione e soprattutto nel rispetto dei ruoli, evitando commistioni, polemiche e sovrapposizioni la valorizzazione dell’azienda ci sarà e sempre di più sarà patrimonio della città”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017