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Lavorare per pagare i debiti con il Comune, lo chiede il Consiglio comunale

(Ufficio Stampa/Acot) – Il consiglio comunale ha approvato stasera con 21 voti a favore e un'astensione l'atto d'indirizzo sul baratto amministrativo nel testo proposto dalla seconda commissione consiliare.
“Nel merito con questo atto di indirizzo, si chiede al sindaco e alla giunta di introdurre entro la data di approvazione del bilancio di previsione 2016, lo strumento del baratto amministrativo”. In sostanza i cittadini che non sono riusciti a pagare delle somme relative ai tributi comunali, oppure coloro che – pur non avendo pendenze già scadute, dimostrino di avere una precaria situazione economica ed un reddito modesto, in un’ottica di collaborazione e di partecipazione attiva, potranno mettersi a disposizione del Comune per effettuare degli interventi di conservazione, manutenzione, o recupero di beni comuni a compensazione dei loro debiti, o della loro impossibilità di pagare i tributi.
L’individuazione dei destinatari del baratto, si legge nell'atto – si rivolge prioritariamente ai residenti del Comune di Terni maggiorenni, con adeguate capacità, con un mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti, oppure ai cittadini organizzati in forma singola o associata, che pur non avendo pendenze, siano in una situazione economica precaria.
La definizione degli interventi da realizzare a carico di questi cittadini come baratto amministrativo, sarà volta primariamente alla protezione, conservazione, alla manutenzione e/o recupero dei beni comuni urbani, aree da recuperare e manutenere ed immobili, per garantire e migliorare la loro fruibilità collettiva e qualità, che rientrano nelle tipologie di cui all’art.24 del D.L. 133/2014 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164.
Rispetto ai contenuti dell'atto alcuni consiglieri hanno sottolineato delle criticità nell'attuazione. Francesca Malafoglia, intervenendo a nome della Giunta ha sottolineato come anche lo strumento del baratto amministrativo s'inserisca nei principi della partecipazione, dell'amministrazione condivisa e del sostegno. "In questa stessa direzione si è già mossa l'amministrazione comunale con l'approvazione del regolamento sui beni comuni e con l'inserimento delle indicazioni dell'articolo 24 del decreto Sblocca Italia nel regolamento dei tributi".
“Il problema che dobbiamo affrontare per il baratto amministrativo – ha precisato – riguarda la definizione di uno strumento giuridico adeguato che superi il problema del riparto delle competenze normative e che rispetti il principio d'uguaglianza tra i cittadini”.
Il vicesindaco ha anche riferito che in questo senso c'è già la disponibilità della Commissione Anci sulla partecipazione per avviare gli approfondimenti necessari, anche attraverso incontri formativi.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017