Notizia

L'assessore Piacenti: "Il piano di riequilibrio è un atto di responsabilità piena"

(Ufficio Stampa/Acot) – In discussione oggi pomeriggio in consiglio comunale la proposta della giunta comunale di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’articolo 243-bis del Tuel. Ad illustrare l’atto all’assemblea è stato l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi che ha precisato come la proposta riguardi una procedura di durata quinquennale, senza ricorso al fondo di rotazione.
"Il piano - ha detto - è l’unico strumento utilizzabile ed è un’assunzione di responsabilità piena, oltre che un atto di generosità nei confronti della città, perché alla fine di questo lavoro, con trasparenza, potremo riconsegnare l’ente risanato a chiunque verrà dopo di noi". "Il lavoro da fare - ha avvertito - sarà durissimo per tutti, anche per la struttura. Per questo ci confronteremo con tutti, a cominciare dalle parti sociali".

"Si tratta – ha detto Piacenti – di una situazione che ha ragioni profonde e lontane. La crisi degli enti locali è ormai di sistema e anche il parlamento se ne sta rendendo conto. Inoltre sono molte le amministrazioni che hanno fatto ricorso agli strumenti del piano".
"
Nel nostro caso – ha aggiunto Piacenti – si tratterà di un piano di riequilibrio di cinque anni: riguarda 8 milioni di debiti fuori bilancio stimati fino ad oggi e di 3 milioni di disavanzo strutturale. La ricognizione parte da domani con il riaccertamento strutturale dei residui; poi – ha precisato Piacenti -  si predisporrà il piano effettivo che sarà portato in consiglio comunale prima della fine dell’anno, per essere poi trasmesso alla Corte dei Conti". 

Sulle azioni da porre in essere l’assessore ha ribadito che “verranno ceduti asset che noi riteniamo non più strategici e altri beni patrimoniali non essenziali. Lo squilibrio di parte corrente inoltre dovrà essere sanato dicendo alcuni sì e alcuni no, con la giusta motivazione, nell’interesse generale. Ulteriore lavoro dovrà esser fatto sulla diminuzione del debito, uno dei fardelli che pesano di più sull’ente, per poi passare alla riorganizzazione della macchina amministrativa per evitare le disfunzioni".

 

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017