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“Il consigliere Cecconi non ha fatto una interrogazione”

(ufficio stampa) – “Così come ho già avuto modo di dire nel corso dei lavori del consiglio comunale, rilevo che l’interrogazione del consigliere Marco Cecconi, che invito a studiarsi il regolamento - dichiara l'assessore al Personale Cristhia Falchetti Ballerani -  non è una interrogazione, ma un interrogatorio che richiama uno stile poliziesco, tipico di regimi molto lontani dallo spirito democratico. Lo si vede dallo stesso titolo usato dalla pseudo interrogazione.  L’interrogazione, infatti, si dovrebbe sostanziare in una domanda che il consigliere rivolge al sindaco e alla giunta. Questa invece è una accusa aprioristica che viene rivolta all’assessore al Personale in perfetto stile accusatorio, basandosi sul presupposto che l’assessore abbia commesso dei reati - nello specifico la discriminazione di una sigla sindacale – dei quali è chiamato a discolparsi. Sarebbe stato più che legittimo un mio rifiuto a rispondere ma il rispetto che ho verso il consiglio comunale come istituzioni e la mia trasparenza di condotta mi spingono a farlo. Ho chiesto comunque formalmente al presidente del Consiglio Comunale di filtrare meglio le cosiddette interrogazioni, in quanto il rispetto che io ho manifestato all’assemblea cittadina vorrei fosse riservato anche a me e alla giunta. Al contrario, ci si troverebbe a dibattere in un’arena  e non in un contesto civile e democratico. Tornando all’interrogatorio: non ho mai convocato sigle sindacali tagliandone fuori altre, al contrario ho semplicemente concesso un incontro chiesto da alcune sigle così come ho sempre fatto e continuerò a fare nel mio mandato, doverosamente disponibile a chi chiede di parlarmi. Non ho mai tenuto condotte discriminatorie, tantomeno volte ad scongiurare scioperi. L’avvio delle progressioni orizzontali è stato comunicato da me nel lontano 11 settembre 2015 non appena intervenuta la legge che lo ha permesso. Non ho avuto mai richieste di chiarimenti da sigle sindacali  che ora si dicono discriminate o meglio non ho mai avuto richieste dalla sigla sindacale Uil. Spero che con questa mia risposta abbia evitato la fucilazione, in subordine chiedo di essere mandata al confino, magari a Ventotene”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017