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FarmaciaTerni: sì al risanamento e la ricapitalizzazione

(ufficio stampa) -  Il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta di oggi  pomeriggio  - con 20 voti favorevoli, 9 astenuti, .3 contrari – la ricapitalizzazione della società Farmacia Terni insieme al piano industriale di risanamento aziendale 2020/2022, secondo quanto disposto dall’art. 14, comma 4 del D.lgs 175/2016 che afferma che qualora emergano nell’ambito dei programmi di valutazione del rischio uno o più indicatori di crisi aziendale, l’organo amministrativo della società a controllo pubblico adotta senza indugio i provvedimenti necessari al fine di prevenire l’aggravamento della crisi, di correggere gli effetti ed eliminare le cause, attraverso un idoneo piano di risanamento.
La ricapitalizzazione rappresenta una delle fasi del percorso di risanamento e salvataggio della società, iniziato con la modifica della durata del contratto di servizio di gestione e la rimodulazione dei corrispettivi annui a fronte di un saldo finale rimasto invariato, approvata in sede di Consiglio lo scorso maggio e preceduto da un lavoro di analisi e accertamento della situazione economica della società e da una condivisione politica sul futuro della stessa.  La ricapitalizzazione consiste nella copertura integrale della perdita per € 615.735 euro di cui € 549.601,00 relativa all’esercizio 2018 e € 66.134 inerente all’esercizio 2016 e portata a nuovo. Perdite che azzerano completamente il capitale sociale, che attualmente ammonta a € 323.659,00. La somma necessaria per ripianare la perdita trova copertura finanziaria nei fondi accantonati a tale titolo nel bilancio dell’Ente a seguito di approvazione del risultato di amministrazione 2018. L’attuale situazione economico-finanziaria della società richiede, infatti, come più volte evidenziato dalla’azienda, interventi immediati da parte del socio finalizzati al rafforzamento economico patrimoniale da realizzarsi attraverso: rimodulazione del canone di servizio con riformulazione del corrispettivo annuo, con allungamento della concessione; ripianamento della perdita; rafforzamento patrimoniale attraverso la ricapitalizzazione della società. Il piano industriale di risanamento relativo alle annualità 2020/2022 presentato dall’amministratore unico Federico Ricci è volto, non solo ad evitare l’aggravamento della situazione finanziaria, ma a gettare le basi per avviare la concretizzazione dell’azione di rilancio della società attraverso una serie di interventi di genere diverso che vanno dal perfezionamento degli accordi con i fornitori, all’allineamento dei fidi con le banche, al miglioramento del cash flow mensile, oltre ad una successione di azioni di marketing volte al recupero del fatturato. Nello specifico, la società ha come obiettivo, nel medio periodo, di migliorare la redditività e, in linea con le disposizioni di legge, di garantire l’equilibrio futuro mediante: il conseguimento di un livello di fatturato idoneo a conseguire un rapido ritorno all’utile; l’aumento della componente vendita da banco con relativo miglioramento del fatturato complessivo; il potenziamento del magazzino; il contenimento dell’incidenza del costo del personale;  la rinegoziazione dei tassi sulla linea di fido con la Banca Intesa; attivazione di una spending review.  Secondo le stime della società, il 2019 dovrebbe rappresentare un anno di transizione nel corso del quale occorre valutare e predisporre le misure necessarie correttive a rilanciare una società che è un patrimonio importante per  il Comune e per la città dal punto di vista economico, patrimoniale e lavorativo.

 

Data aggiornamento della pagina: 24/06/2019