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“Entro maggio una fondazione per il polo universitario ternano”

(Ufficio Stampa/Acot) – Raccomandazioni e impegni sul futuro del polo universitario ternano sono contenuti nel nuovo atto d'indirizzo predisposto dalla seconda commissione consiliare di palazzo Spada, sulla base di due atti precedentemente adottati dal consiglio comunale nelle scorse settimane, uno del gruppo del M5S e uno della maggioranza. Con il nuovo atto che – come comunica il presidente della commissione Francesco Filipponi – ha avuto cinque voti a favore, due astensioni e un voto contrario e che sarà a breve in discussione in aula a Palazzo Spada, il consiglio comunale intende impegnare il sindaco e la giunta su alcuni punti specifici.
In particolare si chiede di superare definitivamente la struttura del “Consorzio per lo sviluppo del Polo Universitario di Terni”, operando concretamente per il consolidamento e lo sviluppo delle attuali esperienze didattiche e di creare una Fondazione autonoma, entro il 31.05.2016, in grado di svolgere attività strumentali allo sviluppo del polo Universitario, raccogliere risorse finanziarie aggiuntive, interloquire con gli organismi che verranno coinvolti nella definizione delle strategie di sviluppo del Polo".
Tutto questo sulla base di alcune considerazioni: la prima è che il Consorzio per lo sviluppo del Polo universitario di Terni ha ormai esaurito la sua funzione di confronto istituzionale, di coordinamento del sostegno finanziario e di supporto logistico in relazione alla programmazione delle attività didattiche e di ricerca.
La seconda considerazione riguarda poi la legge Gelmini, 30/12/2010 n°240, G.U. 14/01/2011 all’Art. 3. (Federazione e Fusione di atenei e razionalizzazione dell’offerta formativa) che descrive la possibilità di progettare nuove proposte formative basate sulla Federazione di Atenei, Nazionali ed Esteri.

Inoltre nell'atto predisposto dalla seconda commissione si chiede di costituire un’area di governance territoriale del Polo universitario, attraverso lo strumento della Fondazione, coinvolgendo un rappresentante del mondo economico, in collaborazione con i soggetti da coinvolgere per iniziative economiche del territorio, adottando le migliori pratiche nazionali ed europee e definendo un progetto strategico sul Polo universitario; di sollecitare il contributo operativo e costruttivo dell’Ateneo di Perugia nel gruppo di lavoro già costituito, prevedendone la conclusione dei lavori per il 31.1.2016; prevedere come nuova struttura portante la Federazione di Atenei, così come previsto dalla Legge Gelmini n° 240 del 30/12/2010, in modo tale da poter attivare corsi a carattere unico ed attrattivo con la collaborazione di altre Università italiane ed estere così da raggiungere una vera autonomia, sulla base di un possibile Modello Multicampus – Università dell’Umbria, per obiettivi e programmi condivisi; sollecitare il governo regionale, ad aprire un confronto diretto a sperimentare il ricorso a forme di collaborazione interuniversitaria come previsto dall’art.3 della legge 30.12.2010 n.240 in relazione allo sviluppo dell’offerta didattica e di ricerca presente sul territorio di Terni; agganciare allo sviluppo del nuovo modello di governance il mantenimento degli attuali livelli di sostegno economico, e logistico al Polo universitario, che restano indissolubilmente legati agli impatti in termini di crescita e di sviluppo territoriale; avviare contatti con gli Atenei dell’Italia centrale al fine di verificare i presupposti per un efficace coinvolgimento dei soggetti influenti per le iniziative economiche territoriali, nel rispetto dell’autonomia ordinamentale degli Atenei, ed anche al fine di costruire piattaforme di ricerca, parte delle quali potrebbero trovare sviluppo nel Polo ternano.
Altre raccomandazioni contenute nell'atto fano riferimento alla necessità di risolvere nel più breve tempo possibile la controversia relativa al laboratorio di Biotecnologie, al fine di poterlo attivare; elaborare entro il 31.1.2016 un libro bianco sul ruolo della formazione terziaria nel territorio di Terni allo scopo di alimentare il lavoro di analisi e di proposta del gruppo di lavoro.
“In questo contesto – si legge ancora nella proposta d'atto d'indirizzo - con il coinvolgimento della Regione e degli altri soggetti interessati, tenendo conto delle recenti vicende relative al Polo di Genomica e allo stato di attuazione del Progetto per le cellule staminali, è necessario individuare un percorso chiaro e con tempi certi per le iniziative intraprese nel territorio ternano, in considerazione degli impegni assunti, degli obiettivi a suo tempo delineati e degli investimenti effettuati sugli  immobili e sulle tecnologie”.
Infine la commissione chiede di verificare “una dislocazione più coerente degli specializzandi, oggi impropriamente concentrati sulla sede di Perugia, con rapporti numerici improponibili, rispetto al polo ternano” e di “rivalutare la presenza sul Polo scientifico ternano di una alta formazione post laurea, come già prospettato in precedenza”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017