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Discarica di Papigno: si va verso un intervento diversificato tra fitorimedio e fitocapping

"Rispetto alla mia interrogazione del gennaio scorso sulla situazione dell’area dell’ex discarica di Papigno, l’assessore Emilio Giacchetti ha fornito una dettagliata risposta scritta”. Lo comunica il consigliere Sandro Piccinini del gruppo del Pd a Palazzo Spada che rende noti anche i dettagli della risposta dell’assessore all’ambiente. 
In particolare Giacchetti evidenzia che “al termine della campagna integrativa di indagine, e sulla base dei nuovi dati ottenuti c’è stata una proposta di rivisitazione del progetto preliminare. In sostanza si chiedeva di intervenire attraverso un intervento di messa in sicurezza definitiva tramite la tecnica del fitocapping nella quasi totalità del sito e di mettere in atto la fitodepurazione solo per i terreni del campo da calcio, risultati uniformemente contaminati”. 

"Rispetto a tale proposta il Ministero ha trasmesso al Comune il parere di ISPRA (il 18 ottobre 2016) in cui l'Istituto evidenzia la mancanza di un modello concettuale del sito, necessario alla definizione del progetto di bonifica e non considera che il nuovo intervento proposto presenta l'obiettivo della messa in sicurezza definitiva dell'area e non della bonifica; è stata quindi effettuata una riunione con i progettisti incaricati al fine di presentare congiuntamente una sintesi dei numerosi dati a disposizione atta a dimostrare che il sito può essere trattato in due porzioni: l'area della discarica vera e propria, che attraverso un intervento di fitocapping può essere messa in sicurezza definitivamente senza dover definire un modello concettuale; l'area del campo da calcio, in cui l'uniformità della contaminazione ha già permesso di definire sia il modello concettuale che il volume del terreno da trattare con il fitorimedio". 

"I progettisti – prosegue la nota dell’assessore - pur condividendo la strategia d'intervento, non si sono resi disponibili a supportare il Comune nella rielaborazione dei dati preesistenti, che pertanto è rimasta in carico all'ufficio comunale che sta predisponendo quanto richiesto da ISPRA e quindi dal Ministero". "Trattandosi di un intervento quantificato in circa un milione di euro è opportuno che la gara d'appalto sia predisposta dall'ufficio gare coadiuvata dall'ufficio tecnico". 

"Rispetto ai tempi – conclude la nota - si evidenzia che nel progetto preliminare era previsto che una parte dell'area (campi sportivi) potesse essere restituita presto alla comunità (sei mesi dall'inizio lavori) mentre la porzione dell'area da destinarsi agli impianti tecnici poteva essere preclusa alla popolazione per il tempo necessario alla bonifica dei terreni, non meglio definito”. 
Il consigliere Piccinini si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta. "Il problema – ha detto Piccinini – è che a distanza di dodici anni dalla chiusura della discarica, non abbiamo alcuna certezza sui tempi di esecuzione del progetto di bonifica e su quanto durerà l’intervento stesso una volta aperto il cantiere". 
Per questo – ha dichiarato – continuerò a seguire con attenzione l’evolversi della vicenda.

Data aggiornamento della pagina: 08/03/2017