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“Dalla Uil siamo ancora in attesa di proposte”

(ufficio stampa) – “L’Amministrazione Comunale – dichiara l’assessore al Personale Cristhia Falchetti Ballerani -  attende ancora un contributo da parte della Uil in merito alla riforma seria e profonda che il Comune di Terni sta portando avanti nelle politiche del personale e della organizzazione dei servizi. Un ammodernamento che passa anche attraverso un confronto serrato e critico con le altre sigle sindacali che hanno comunque avanzato proposte e integrazioni. Dalla Uil invece continuano ad arrivare critiche strumentali, con diffusione di dati che non trovano alcuna corrispondenza nella realtà. Una campagna che non conosce limiti e che arriva addirittura a disegnare la giunta, la sua composizione, a trattare in maniera errata il tema dei costi della politica. La realtà è ben altra: gli staff degli assessori non hanno alcun costo aggiuntivo per l’Ente in quanto sono composti da personale già ampiamente assunto che in maniera volontaria e senza alcuna contribuzione aggiuntiva partecipa al lavoro di potenziamento degli assessorati, quali elemento cardine dell’azione amministrativa e politica. Non è un caso che il Testo Unico del enti locali preveda che sia il Sindaco a procedere alla nomina degli staff, nell’ambito delle sue prerogative e della sua autonomia. Qui, invece, assistiamo a una sigla sindacale che continua a superare i ruoli e la normativa di riferimento. Le progressioni orizzontali sono entrate nella fase attuativa dando, dopo ben sette anni di fermo, una risposta alla richiesta di incentivazione che arriva da tutti i dipendenti comunali. Un istituto contrattuale riattivato da questa Amministrazione, dimenticato del tutto da alcune sigle sindacali che non ricordano neanche di aver a suo tempo firmato, nel contratto decentrato, i criteri di selezione che oggi mettono in discussione.  La giunta si sta apprestando a deliberare la riduzione delle posizioni organizzative così come da impegno anche con le organizzazioni sindacali. E’ imminente anche il nuovo assetto dirigenziale, con l’introduzione del criterio, richiesto da più parti, della rotazione. I piani di miglioramento, volti a stimolare l’efficentamento della macchina amministrativa anche attraverso riconoscimenti di tipo economico, sono già una realtà. Tutto questo in meno di un anno, se si tiene conto che la riorganizzazione è stata approvata il 17 giugno scorso. La complessa esecuzioni di quanto pianificato e confrontato con la quasi totalità delle sigle sindacali sta andando dunque avanti, nonostante i comportamenti chiaramente non collaborativi da parte di chi non vuole cambiare nulla, forse per continuare a gestire posizioni di potere solo nell’esclusivo interesse personalistico e di lobby”. 
 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017