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"Dalla Regione ritardi sull'erogazione dei canoni idrici"

Dalla Regione ritardi sull'erogazione dei canoni idriciIl vicesindaco Riccardo Corridore

(ufficio stampa) - "Con la LR 1/2023 la regione Umbria - dichiara il vicesindaco Riccardo Corridore -  ha introdotto modifiche significative sulle tariffe afferenti i canoni di grandi derivazione idroelettriche. Tenendo conto che per lo sfruttamento del territorio e la forza motrice prodotta con significativa incidenza nel comune di Terni ed un incremento notevole del gettito per la Regione stessa.  
Pur essendo iniquo il riparto delle risorse a favore del Comune di Terni, con benefici diretti per i suoi cittadini, a partire dal 2024 in base alla legge regionale spetterebbe al Comune  la somma complessiva di euro 2.629.842 (Anno 2023 euro 1.314.916) ripartita secondo i seguenti assi: A. Decoro urbano  € 427.336; B manutenzione ordinaria viabilità € 427.336; C manutenzuone straordinaria, adeguamento, costruzione impianti sportivi € 1.314.880; D grandi eventi e manifestazioni € 460.280.
Nonostante tali previsioni normative al mese di marzo la Regione non ha ancora adottato i criteri e le modalità di riparto e attribuzione delle risorse, rischiando di vanificare l'attuazione di importanti programmi del Comune che vanno dalla messa in sicurezza delle strade, al decoro dei borghi e le ex municipalità, all'adeguamento degli impianti sportivi, finanche alla organizzazione di eventi  per la promozione del territorio.  Tra questi, la mancata attribuzione delle risorse rischia di vanificare l'organizzazione del Cantamaggio, prevista ad aprile. L'amministrazione comunale si è mossa per sollecitare la Regione,  prima chiedendo di partecipare ad una riunione e poi inviando una nota formale in cui si richiede di fornire gli elementi conoscitivi sull'accertamento dei canoni,  sui criteri e il riparto delle risorse e sui tempi di erogazione. Inoltre al fine di ampliare la platea dei competitor sul tema della valorizzazione e promozione del territorio ha richiesto di modificare i criteri previsti per l'organizzazione degli eventi,  dato che per i comuni superiori a 10.000 abitanti la Regione ha introdotto requisiti che limitano i possibili beneficiari a pochissimi soggetti. Ha richiesto di acconsentire la rimodulazione delle risorse tra gli assi di funzionamento per scongiurare la perdita di eventuali economie, come avvenuto nel 2019. L'amministrazione sovrintenderà e porrà in essere tutte le azioni necessarie per evitare che i ritardi della Regione possano produrre conseguenze nefaste sui programmi di cura e valorizzazione del suo territorio,  motore dell'economia regionale e già pesantemente sfruttato ai benefici dei concessionari, ai fini della produzione di energia idroelettrica".

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 27/03/2024