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Controllo strategico, il consiglio ha preso atto del report

(Ufficio Stampa/Acot) – Il consiglio comunale ha preso atto nella seduta di ieri del report periodico sul controllo strategico 2017.
L’atto è stato illustrato all’assemblea di Palazzo Spada dal sindaco. “E' uno degli strumenti che il Testo Unico degli enti locali mette in campo per far la verifica sull'attuazione degli atti operativi e dei progetti dell’amministrazione”, ha spiegato Di Girolamo.
“Da una parte tiene conto dei risultati che si ottengono in corrispondenza con gli obiettivi e dall’altra analizza le procedure”. Obiettivi strategici sono secondo il report, il turismo- marketing territoriale - grandi eventi; i servizi educativi scolastici e le politiche giovanili; la qualità urbana, le aziende partecipate; il nuovo modello organizzativo dell’amministrazione insieme al bilancio comunale e il nuovo modello di riequilibrio finanziario.
“La gran parte dei programmi – ha concluso Di Girolamo - ha visto una rispondenza completa rispetto agli indirizzi e alcuni pezzi sono in fase di attuazione”. 
"Siamo in presenza di un boomerang per l'amministrazione - ha detto il consigliere Todini (IC) - dal momento che il controllo è la verifica effettiva degli atti di indirizzo politico che invece, almeno per quel che riguarda quelli prodotti dal consiglio comunale, non vengono mai presi in considerazione” “Inoltre è evidente dal report che nessuno sa cosa significhi fare un controllo strategico dal momento che sarebbe necessario l’uso di indicatori oggettivi e di misurazioni dei risultati che nella relazione non emergono”.
"Non è un atto banale - ha detto Melasecche (IlT) - ma esprime la direzione della città. Però se andiamo a leggere il documento ci rendiamo conto della modestia delle prospettive cittadine e di un report che si prospetta come una lista della spesa."
Per la consigliera Valentina Pococacio (M5S), il documento “è rappresentativo della strategia della maggioranza, fondamentalmente un tiriamo a campare, e ben rappresenta l’assenza di visione politica”. “Alcuni obiettivi vengono dati per realizzati, come nel caso delle scuole di infanzia dove invece ci sono state alcune chiusure, o come per il taglio di servizi e l’aumento delle tasse. La stessa Corte dei Conti ha parlato di incapacità nel controllo da parte del Comune, che infatti si dimostra anche con quest’atto.”
Secondo Faliero Chiappini (Città aperta) “il report ci porta ad una serie di considerazioni e risulta evidente che è stato fatto in modo un po’ frettoloso: si tratta di un atto importante per la città che pone una serie di scelte che devono essere approvate”. “E’ ora necessario accompagnare il piano con una serie di azioni”.
Francesco Ferranti (FI) ha aggiunto che “per la maggioranza sarebbe stato meglio non esistesse il controllo considerati i risultati disattesi e gli effetti di crisi per la città“.

SN - Ufficio Stampa/Acot

Data aggiornamento della pagina: 20/12/2017