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In consiglio sì ai nuovi indirizzi di nomina nelle partecipate

(ufficio stampa) - Il consiglio comunale ha approvato con i voti della maggioranza gli indirizzi generali per le nomine e designazione dei rappresentanti del comune di Terni negli enti, nelle aziende e società e istituzioni. Nomine, stando al Tuel, di competenza del sindaco che comunque tiene conto degli indirizzi del consiglio comunale.
L’atto è stato illustrato dal presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti che lo ha presentato: “Intervengo per chiarire che ho dato risposta in qualità di presidente a una richiesta legittima del sindaco che ha facoltà di scegliere se avvalersi di nuovi indirizzi politici in questa materia. Ho impostato questo atto di indirizzo politico in modo che l’attività di monitoraggio della massima assise cittadina permanga. Il contrasto con le linee di indirizzo politico dell’amministrazione comunale può essere una causa di revoca, sulla base dell’esperienza  ho riscontrato che ci sono stati contrasti con il menagement delle aziende. Nell’atto presentato c’è la chiara indicazione di scegliere secondo criteri di competenza, professionalità, per sviluppare relazioni con queste aziende su un piano di parità e non di subordinazione. Abbiamo il dovere di evitare i contrasti e le dissonanze che si sono avute nel recente passato e che hanno danneggiato sia l’attività che i servizi prestati dalle partecipate sia all’attività dell’amministrazione comunale” .Approvato un emendamento proposto dallo stesso Ferranti e dal gruppo consiliare del Pd che prevede l’abolizione del precedente regolamento comunale per le nomine.  Approvati anche due emendamenti presentati dal gruppo del Pd che includono tra coloro che non possono essere nominati o designati, oltre ai parenti ed affini del sindaco, dei componenti della giunta –già previsto dal vecchio regolamento – anche i componenti del consiglio. Respinti gli emendamenti presentati dal gruppo 5 Stelle relativi alla pubblicità e ai termini di presentazione delle candidature e alle cause di incompatibilità ed esclusione.
Thomas De Luca (M5s): “Riteniamo necessario preservare alcuni principi, definendo quindi delle linee guida a cui il sindaco deve attenersi all’interno del suo spazio discrezionale. Ad esempio, il sindaco nel regolamento attuale non può nominare all’interno del Cda parenti dei consiglieri comunali. Inoltre, vorremmo  che fossero inserite  diverse misure che ampliano le disposizioni in tema di pubblicità degli avvisi".
Francesco Filipponi (Pd): "Ho chiesto di ascoltare i pareri dirigenziali sugli emendamenti presentati. I pareri positivi rafforzerebbero il nostro lavoro.  Evidenzio un conflitto di carattere amministrativo, un contrasto in essere tra l’atto di indirizzo proposto e le disposizioni statutarie, ad esempio di Farmacia Terni".

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Data aggiornamento della pagina: 08/11/2018