Consiglio comunale, via libera all'interpretazione sull'incompatibilità delle nomine

(Ufficio Stampa/Acot) – Il consiglio comunale ha votato a favore della proposta di delibera d’iniziativa consiliare presentata da Valdimiro Orsini e Luigi Bencivenga sull’interpretazione autentica dell’articolo 8 del regolamento sugli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune di Terni presso aziende, enti, consorzi, istituzioni e organismi partecipati.
In particolare il consiglio ha votato il testo proposto con 19 voti a favore tre astenuti (Di Girolamo, Lamanna, Crisostomi) e un contrario (Mascio). L’atto è passato con un emendamento proposto dallo stesso Valdimiro Orsini.
Con l’atto il consiglio ha deliberato di dichiarare come interpretazione autentica della norma (art. 8 comma 2 del regolamento) “che la stessa deve intendersi come norma di portata generale che riguarda tutti i casi di nomina in enti, aziende, istituzioni e società partecipate a prescindere dai casi in particolare citati che escluderebbero altrimenti situazioni riconducibili a rapporti di lavoro subordinato che vanno per contro considerati per escludere la nomina e la designazione”.
In precedenza il consiglio aveva anche approvato una proposta d’atto d’indirizzo del gruppo consiliare M5S illustrata da Thomas De Luca. Con quest’atto il consiglio dichiara che “che le disposizioni contenute all’interno dell’articolo in oggetto ma anche i tutto il testo del presente Regolamento si applicano a tutte le nomine o le designazioni di competenza dei Presidenti e dei Consigli di Amministrazione delle società partecipate, delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza, ai sensi dell'art. 42, secondo comma, lettera g) del D. Lgs. 267/2000”.

Subito dopo l’assessore all’urbanistica Andreani ha chiesto il rinvio dei suoi punti iscritti all’ordine del giorno “in quanto in prima commissione non esiste più una maggioranza”.
Sulla questione sono poi intervenuti "sull'ordine dei lavori" diversi consiglieri di maggioranza e minoranza.