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Consiglio comunale, il dibattito sulla sicurezza

(Ufficio Stampa/Acot) - Intervenendo nel dibattito di oggi pomeriggio in consiglio comunale sugli atti riguardanti la sicurezza in città, Enrico Melasecche (IlT), ha sottolineato come, a suo parere “con il nuovo modello organizzativo dell’Ente sia stato creato un problema ulteriore per la Polizia Muncipale con il taglio drastico delle posizioni organizzative”, cioè degli incarichi di direzione all’interno del corpo. Su questo stesso argomento è intervenuto anche Marco Cecconi (FdI), ricordando come “da oltre 15 anni la Polizia Municipale sia strutturata in 6 nuclei operativi, e come ad oggi non sia cambiato nulla se non che le posizioni organizzative sono state ridotte da 6 a due”. “E’ assurdo – ha detto Cecconi - che i risparmi e i tagli si facciano sulla sicurezza”. “Rispetto al patto per la città sicura sono solo state leggermente implementate le telecamere che peraltro in alcuni casi non hanno funzionato”. Anche per Francesco Ferranti (FI) sulla Municipale la Giunta ha effettuato solo pochi interventi marginali. “Inutile avere tante telecamere se poi non funzionano o sono oscurate dal verde non manutenuto. I conti non tornano”.
Luigi Bencivenga (PT) ha fatto rilevare che con la riduzione delle posizione organizzative nella Polizia Municipale è stato fatto un errore che ha riguardato la più grande direzione dell’Ente. Con un Corpo di Polizia sotto organico e con due soli incarichi di posizione organizzativa rischia di andarci di mezzo è la sicurezza della città.
Faliero Chiappini (Città Aperta) ha sottolineato come la questione sicurezza in città debba essere inquadrata in un contesto generale completamente mutato, a cominciare dalle migrazioni e dalla crisi. “La sicurezza – ha detto Chiappini - va affrontata innanzitutto con gli strumenti del controllo sociale. Servono comunque più risposte a livello organizzativo innanzitutto, ma anche nello specifico come proposto nell’atto d’indirizzo, ad esempio cercando di andare avanti con il coinvolgimento dei gestori dei locali notturni e dei cittadini.
Per Thomas De Luca (M5S) non si può ridurre la discussione sulla sicurezza in città a quella sulle posizioni organizzative assegnate alla Polizia Municipale. Occorre puntare sul mantenimento del tessuto sociale, sul rafforzamento del senso di comunità. Sulla prevenzione – ha aggiunto De Luca - avevamo presentato una serie di proposte organiche come emendamenti al Dup che sono stati tutti respinti dalla maggioranza. “Sulla videosorveglianza non si può non considerare la questione delle numerose segnalazioni di malfunzionamento”. Infine riguardo l’assunzione di agenti della polizia provinciale in mobilità, De Luca ha detto che non può essere questa una soluzione, perché rischia di far venir meno il presidio della polizia provinciale stessa. 
In sede di replica l’assessore al personale Falchetti ha ricordato come il programma del sindaco prevedesse in effetti la riduzione degli incarichi di posizione organizzativa all’interno dell’ente e che tutte le amministrazioni più virtuose hanno ridotto le PO. Per la polizia municipale - ha aggiunto - non servono altri dirigenti, non servono più comandanti dietro le scrivanie: servono istruttori che svolgano le funzioni sulle strade, nella città. L’atto d’indirizzo presentato – ha aggiunto – non è politico, ma gestionale e amministrativo e travalica le competenze del consiglio. La democrazia per reggersi ha bisogno del rispetto delle regole: se questo atto verrà approvato, si manifesterà la volontà di far tornare il comune di Terni tra quelli meno virtuosi. Nel caso specifico la giunta ha fatto coraggiosissimi cambi di passo, con l’approvazione di questi atti il consiglio farebbe parecchi passi indietro.
Nel suo intervento di replica il sindaco Di Girolamo ha detto che è vero “che abbiamo un corpo di Polizia Municipale sotto organico e con un’età media alta”, ma bisogna guardare alla situazione generale dei comuni italiani. Abbiamo comunque riservato solo per la Polizia Municipale la possibilità di nuove assunzioni. Condivido il fatto che la discussione sulla questione della sicurezza – ha aggiunto il sindaco - non possa limitarsi agli aspetti gestionali e amministrativi, ma debba tener ben presenti la tutela della comunità e gli aspetti del sociale”. “Stiamo cercando di intervenire sulle criticità che ci sono, sul miglioramento della  qualità della vita in città, come sul potenziamento dell’illuminazione, sulla cura del verde attraverso una gara europea,  sulle emergenze sociali”. Il sindaco ha anche parlato degli aspetti organizzativi, come quello delle tre sale operative collegate tra di loro, definendolo un elemento importante di gestione della sicurezza. L’organizzazione delle tre sale, coordinate dalla Questura, non è un elemento di ostacolo, ma anzi di arricchimento rispetto a città che di sale operative non ne hanno neanche una”.
Al termine della discussione e dopo una lunga riunione della conferenza dei presidenti, Andrea Cavicchioli, presidente del gruppo del Pd ha annunciato il ritiro dell’atto presentato a sua firma e ha chiesto la votazione sul rinvio in commissione degli altri atti. Allo stesso tempo ha presentato un nuovo atto d’indirizzo concordato all’interno della conferenza dei presidenti.
Il nuovo atto proposto è stato iscritto all’ordine del giorno e votato dall’assemblea, ottenendo 28 voti a favore e due astensioni.
Con l’atto approvato stasera il consiglio invita la giunta a effettuare in tempi brevi e comunque entro trenta giorni, un confronto con il consiglio stesso sul modello organizzativo e sull’assegnazione degli incarichi di posizioni organizzative nei settori di maggiore rilevanza dell’ente nel mantenimento delle prerogative del Consiglio e della Giunta.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017