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Consiglio comunale, approvata la variante diffusa al Prg

(Ufficio Stampa/Acot) – Il consiglio comunale ha approvato ieri sera la variante diffusa al Piano Regolatore Generale finalizzata all’operatività del piano, alla semplificazione normativa e comprendente l’esame di richieste di cittadini ed imprese. Insieme alla variante sono stati approvati due d'indirizzo della prima commissione.
L'atto era stato illustrato dall'assessore all'urbanistica Francesco Andreani, che lo ha definito come “un'opportunità per la città”.  "La variante diffusa al Prg, a contenuto complesso, è stata redatta in otto mesi di lavoro e ha affrontato questioni di approfondimento e dettaglio delle previsioni urbanistiche, estese però all’intero territorio comunale, riunendo e esaminando per la prima volta tutte le istanze di variazione al Prg dalla sua approvazione nel dicembre 2008. Delle 158 istanze pervenute, ne sono state accolte 80, interamente o parzialmente, perché ritenute coerenti con l’indirizzo di dettaglio. Altre 33 istanze sono state respinte perché ritenute non conformi ai contenuti del Prg e della variante parziale, mentre le restanti sono state già recepite in questi anni dall’amministrazione comunale o rimandate a strumenti attuativi diversi".
Andreani, in consiglio, ha ribadito una visione dell'urbanistica “che va discussa e partecipata”. “Con questa variante – ha detto – non si mette in discussione il PRG, ma si esaminano e si recepiscono le istanze che vengono dalla città in una fase in cui ci si prepara ad un futuro prossimo piuttosto diverso da quello che pensiamo”. L'assessore ha anche ricordato che – a fine febbraio – ci sarà un'assemblea pubblica per presentare il lavoro svolto con l'Università di Perugia sul tema della mobilità e della sostenibilità energetica.
Con il primo degli atti d'indirizzo proposti dalla prima commissione ed approvati, il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta all'apertura di un tavolo di confronto operativo sull'area che va da Borgo Rivo a Gabelletta - un asse di forte criticità dal punto di vista viario ed urbanistico -, con “la presenza di diverse responsabilità amministrative, mobilità, ambiente, urbanistica e lavori pubblici, per la definizione di un progetto integrato e una verifica periodica degli impegni.
Con il secondo atto d'indirizzo approvato, il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta per la costituzione di un tavolo interassessorile sui problemi relativi all'impatto delle criticità viarie e residenziali sull'ambiente e la salute dei cittadini.

Nel corso del dibattito in aula, tra gli altri, l'intervento di Enrico Melasecche (IlT): “Forse – ha detto sarebbe stata meglio una variante generale che avrebbe consentito interventi non solo agli istanti, ma alla maggior parte dei cittadini interessati”. Per Andrea Cavicchioli (Pd) si è trattato di “un lavoro positivo” e necessario “considerata la mutata situazione generale in cui anche il Prg necessita di assestamenti”. Secondo Cavicchioli la variante risponde ai requisiti più importanti: trasparenza e visione d'insieme.
Anche secondo il presidente della prima commissione consiliare Faliero Chiappini “le trasformazioni di questi ultimi anni rendevano necessaria una riflessione sul rapporto tra Prg, ambiente, edificabilità, lavori pubblici. “La lunga discussione sulla variante diffusa in commissione ci ha consentito di fornire un indirizzo su questi temi, a fronte di una grande disponibilità dell'assessore”.

 

 

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017