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Consiglio comunale, al via la seduta sul piano di riequilibrio finanziario

(Ufficio Stampa/Acot) - E’ iniziata stamattina la seduta dedicata alla presentazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dalla giunta comunale. La seduta – come ha spiegato in apertura il presidente Giuseppe Mascio – proseguirà nel pomeriggio e in serata ed è convocata anche per il 29, 30 e 31 dicembre, se servirà. Sempre in apertura di seduta, attraverso la presentazione di una mozione, Marco Cecconi (FdI) ha chiesto di sospendere la seduta stessa e di aggiornarla ad altra data “a causa dell’illegittimità della delibera di giunta sul piano di riequilibrio finanziario”, della quale ha chiesto la revoca. Il motivo – ha spiegato - dipenderebbe dalle modalità di cessione delle quote delle farmacie comunali, contrarie al disposto dello statuto attuale. Il consiglio ha però bocciato a maggioranza l’atto che Cecconi ha dichiarato di voler trasformare in emendamento. Enrico Melasecche (IlT) ha chiesto al segretario generale di esprimersi sul parere del legale della Cgil sulla cessione di quote delle Farmacie Terni, “un parere che inficia completamente la delibera proposta dalla giunta”. Anche Valentina Pococacio (M5S) ha presentato una richiesta di sospensiva sulla discussione della delibera di giunta a causa della carenza di documentazione a proposito della cessione delle quote di farmacia Terni. Anche questa richiesta è stata respinta a maggioranza. Illustrando l’atto a nome della Giunta, l’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi lo ha definito "un passaggio di verità, chiarezza e trasparenza nei confronti della città”. "Con questa manovra prendiamo atto innanzitutto della situazione che si è venuta a determinare nel corso del degli anni e che oggi diventa emergenziale con le nuove regole di finanza pubblica per tanti enti pubblici locali". Il piano di riequilibrio – ha detto ancora Piacenti - è un atto di responsabilità di questa maggioranza, ma non un atto rivoluzionario, semplicemente l’adesione ad una procedura prevista dalla legge, alla quale stanno ricorrendo molti altri enti. "Questa amministrazione non ha mai nascosto le difficoltà dell’ente che sono emerse con le nuove regole contabili e che hanno radici antiche. Appena insediati ci siamo messi a lavorare seriamente per la verifica dei servizi, sui residui, sul debito". L’assessore ha ribadito che l’amministrazione intende coprire il disavanzo e i debiti fuori bilancio, nell’arco di cinque anni, puntando sul piano di alienazioni di beni non essenziali per lo svolgimento dell'attività amministrativa dell'Ente, e operando sulle spese dell'Ente, senza aumentare la pressione fiscale e senza ricorrere al fondo di rotazione nazionale”. Piacenti, infine ha annunciato un emendamento tecnico per sanare alcuni errori formali non essenziali
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017