Notizia

“Confronto sul merito, gli attacchi personali non servono alla città”

(ufficio stampa) – “Sono pronto – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – al confronto sui temi del governo della città perché questo è utile a Terni, le polemiche di bassissimo profilo sulle persone non servono a nulla. Sono perdita di tempo, sono la politica nella sua versione sterile, quella che non si confronta sui progetti, sulle cose da fare, sulla strada da intraprendere, ma sulle piccole beghe e sugli attacchi strumentali alle persone. Confrontiamoci sul futuro di Terni, sul tema delle risorse, della salute pubblica, delle azioni di governo da intraprendere, non perdiamoci in questioni sterili, dettate da scontri personali che servono solo a demonizzare gli avversari politici e che sono sempre meno apprezzati dai cittadini.  Sono pronto a metterci la faccia come sempre, come ho fatto sulle vicende dell’Ast, dell’ambiente, delle infrastrutture,  della coesione sociale, anche quando metterci la faccia non era facile. E’ troppo facile gridare ogni giorno al disastro ambientale, al complotto, all’affarismo. E’ questo il modo di affrontare i problemi? Può essere questa la proposta di governo per una città di oltre 100 mila abitanti che ha un ruolo rilevante nel tessuto economico e produttivo del Paese?
Alla ennesima pioggia di accuse che si riversano sulla mia persona rispondo che i Cinque Stelle sono prontissimi a puntare il dito su di me, sono meno pronti a parlare di casa loro. Sto ancora aspettando che dicano qualcosa sui sindaci di Parma e Livorno, le cui indennità sono tutt’altro che zero. Nel merito dico solo che ho vissuto sempre del mio lavoro, ho studiato, mi sono impegnato, ho sempre fatto il medico di famiglia esclusivamente per miei meriti e per la fiducia che mi danno i miei pazienti.
Sono stato l’unico parlamentare che si è dimesso, rinunciando a 4 anni di mandato, per fare il sindaco, in un impegno non facile dato il periodo di crisi che stanno vivendo gli enti locali.
Percepisco un vitalizio come tutti gli ex parlamentari della Repubblica avendo continuato a versare, al momento delle mie dimissioni,  la contribuzione volontaria. Dal 2011 ho rinunciato all’indennità da sindaco e sono stato sempre attentissimo ad ogni spesa. Faccio il presidente della provincia a zero indennità. Questi sono elementi oggettivi, in una dimensione della politica che – rivendico con orgoglio – è prima di tutto servizio”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017