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Cecconi (Fdl): "L'unica vera area di crisi complessa a Terni è Palazzo Spada"

(Ufficio Stampa/Acot) – "Ad una settimana dalla seduta del consiglio comunale in cui sindaco e assessore al bilancio verranno a proporci di avviare la procedura di predissesto, la verità è che - scrive in una propria nota Marco Celestino Cecconi (FdI) - ancora all'anno zero della quantificazione reale dell'ammontare dei debiti in cui Palazzo Spada sta affogando".
"Nella relazione di giunta dell'8 ottobre scorso  infatti - sottolinea il presidente del gruppo di Fratelli d'Italia - si parla di oltre tre milioni di euro di disavanzo di parte corrente, al  netto delle partite debitorie pregresse, in via di quantificazione. Ed è sempre in questa relazione che si è costretti ad ammettere che altri debiti scaturiranno dalla verifica dei residui, sulla base di una “procedura di accertamento che si sta impostando” solo adesso, sulla base di “segnalazioni formali ed informali delle Direzioni competenti”. E allora la cifra di “circa otto milioni di euro” che viene peraltro solo “ipotizzata” è puramente orientativa e sicuramente approssimata per difetto.
Se questo è il dato economico enunciato in conferenza stampa, il fatto ancor più grave è il dato politico: perché la colpevole approssimazione non sta solo nell'alea delle cifre, ma anche per non dire soprattutto nel governo delle stesse.
Recita la legge di riferimento che alla procedura in questione si può ricorrere ove sussistano “squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario”. E questo è sicuramente il caso del Comune di Terni. Ma il fatto è che nessuna delle concause che ci hanno portato sull'orlo del baratro si configura come una sopravvenienza dell'ultim'ora, imprevista e imprevedibile. Si tratta, al contrario, degli effetti di scelte di occultamento reiterate negli anni, mentendo al consiglio comunale e alla città su finti pareggi sbandierati appena l'anno scorso come esempi virtuosi, quando erano solo il frutto di residui attivi totalmente farlocchi e finte entrate inventate per l'occasione.
Politicamente e finanziariamente a Terni l'unica vera area di crisi complessa sta dalle parti di Palazzo Spada: e per questo restiamo assolutamente convinti del fatto che gli artefici del disastro non possano gestire la fase che ne consegue e debbano alla città, per decenza se non per senso di responsabilità, un passo indietro e dimissioni immediate". 
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017