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Cecconi (FdI): "La questione dei debiti pregressi può essere destabilizzante"

(Ufficio Stampa/Acot) - "Se davvero, come sostiene l'assessore al bilancio, è intervenuto un accordo transattivo con l'ASM per il saldo di un credito dell'azienda di 5 milioni e mezzo di euro, come mai il Tribunale ha emesso a garanzia di quel credito un decreto ingiuntivo a carico del Comune soltanto il 12 luglio scorso? Quando è stato stipulato quell'accordo, in quale data? Come mai non è riuscito ad evitare il provvedimento del Tribunale? Considerato che l'azienda è al 100 per cento del Comune, possibile che tra Palazzo Spada e i vertici dell'ASM non fossero riusciti a parlarsi e ad accordarsi per tempo? Cosa prevede quell'accordo, in quante rate potrà essere saldato il debito da parte del Comune, con quali fondi? L'eventuale rateizzazione concordata, riuscirà ad evitare la paralisi dell'Azienda di cui si parla? Oltre alle fatture in questione, c'è motivo di ritenere che il Comune abbia accumulato altri debiti nei confronti dell'ASM?". A porre queste domande, attraverso una nota diffusa in queste ore, è il presidente del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia Marco Cecconi.
"Sono quesiti - spiega Cecconi - che oggi ho formulato con una interrogazione, ma la verità è che Palazzo Spada ha totalizzato su tutti i fronti ritardi gravissimi ed ingiustificati nel definire il saldo finale del dare e dell'avere nei confronti di tutte le sue partecipate: ritardi che i revisori denunciano sin dall'inizio di questa consiliatura e che io stesso ho continuato a contestare – inascoltato - semestre dopo semestre, di previsionale in previsionale, di consuntivo in consuntivo. Da quando è stato approvato il cosiddetto piano di razionalizzazione delle partecipazioni azionarie – un anno e mezzo fa – l'amministrazione non ha tenuto fede a nessuno degli impegni presi e delle scadenze programmate e non ha fornito in tal senso nessuna risposta attendibile neanche alla mia interrogazione al riguardo del maggio 2015".
"Adesso - conclude Cecconi -  come volevasi dimostrare la bomba ad orologeria dei debiti accumulati negli anni esplode con effetti destabilizzanti: e, ai 5milioni di euro del decreto ingiuntivo-USI, si sono sommati i 6milioni e mezzo richiesti da ATC. Sull'ASM, dice l'assessore al bilancio, “il problema non si pone” e “il decreto non produrrà effetti”. Dati i precedenti di cui sopra, facciamo fatica a credergli".
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017