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Cecconi (FdI): "I conti reali li faremo tra tre mesi"

(Ufficio Stampa/Acot) – “La situazione reale la conosceremo solo verso la fine del gennaio 2017, quando nella delibera vera e propria di predissesto che dovrà essere votata in consiglio, sapremo esattamente di quanto è aumentata la cifra di partenza attuale dei debiti del Comune, che già supera gli 11 milioni di euro”. Lo scrive, in una nota diffusa stamattina a proposito della situazione finanziaria del Comune di Terni, il presidente del gruppo consiliare di FdI, Marco Cecconi.
“Quello che è chiaro sin da adesso – continua Cecconi - e che, anzi, a noi è stato chiarissimo sin dal consuntivo 2013, che abbiamo censurato con un formale esposto alla Corte dei Conti – è che il debito attuale e quello sicuramente superiore che verrà fuori nell'arco dei prossimi tre mesi, sono frutto di una scientifica menzogna: basti pensare che, solo per chiudere in finto pareggio il bilancio dell'anno scorso, quello del 2015, la giunta aveva inserito consapevolmente entrate del tutto fittizie, le quali (tra la vendita dell'ex foresteria di Piazza Tacito a cifre improbabili e introiti-TOSAP dalla Telecom che tutti sapevano non sarebbero mai arrivati) totalizzavano, appunto, poco meno di quegli 11 milioni che adesso incombono con il segno meno”.
“È questo – chiede Cecconi - il senso di responsabilità di cui parla l'assessore Piacenti D'Ubaldi? È questo l'atto di generosità nei confronti della città?”. “Dice l'assessore al bilancio che alla fine dei prossimi cinque anni (sicuramente di lacrime e sangue) lui e Di Girolamo riconsegneranno l'ente risanato a chi verrà dopo. Peccato che lui se ne andrà - al più tardi - a metà della via crucis annunciata e cioè a fine mandato nel 2019, senza aver lasciato altra traccia di sé, se non un cumulo di falsità che ha prodotto solo una montagna di debiti. Peccato che le conseguenze di questo scellerato non-governo dei conti pubblici ricadranno a carico, oltre che di tutti i ternani, dell'Amministrazione che si insedierà al posto dell'attuale e si troverà con le mani e i piedi legati. Peccato che l'unico vero atto di responsabilità – grave – sarà quello che si assumeranno tutti coloro che si esprimeranno, con il proprio voto tra tre mesi sul piano". 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017