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Cecconi (FdI): “Dalle Farmacie comunali è arrivata la risposta peggiore”

(Ufficio Stampa/Acot) – “Ciò che lascia sbigottiti nel tono e nei termini usati dai vertici delle Farmacie comunali nella conferenza stampa di replica agli interrogativi posti con un atto del consiglio comunale a talune operazioni intraprese di recente dalla Società è innanzitutto l'aver completamente trascurato, a quanto pare, un dato semplice semplice”. Lo scrive in una nota diffusa oggi, il presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Palazzo Spada, Marco Cecconi.
“Le Farmacie (azienda speciale o, adesso, società a responsabilità limitata che sia) appartengono fino a prova contraria al cento per cento al Comune. E, nell'articolazione istituzionale di Palazzo Spada, il consiglio è organo sovrano tra i cui poteri indiscussi c'è senz'altro quello - com'è accaduto nel caso in questione - di approvare all'unanimità atti di indirizzo sulla gestione di questa o quella partecipata”.
“Correttezza avrebbe dunque voluto che i dati e i chiarimenti forniti in conferenza stampa (dalle assunzioni di nuovo personale, all'acquisto di immobili, ovvero il motivo del contendere) fossero stati, piuttosto, trasmessi all'Amministrazione proprietaria: tanto più che ci si vanta – senz'altro a ragione – di aver agito in piena legittimità”.
“Correttezza esclude, inoltre, l'attacco alla singola persona: praticato, invece, tirando fuori dagli armadi chissà quale scheletro di anni e anni fa e, insomma, ricorrendo a metodi che fanno raccapriccio e qualificano eminentemente chi li adotta, piuttosto che chi li subisce”.
“Correttezza, infine – conclude Cecconi - esclude quella 'caccia alla talpa' che invece è stata annunciata in conferenza stampa: perché non c'è carta, contratto o scontrino delle Farmacie che possa essere negato ai consiglieri comunali, alla giunta, ai funzionari e ai dirigenti dell'Ente e, più in generale, all'opinione pubblica ternana. Si chiama trasparenza: e, senz'altro, i vertici delle Farmacie – comunali al cento per cento – non avranno di che temerne le conseguenze”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017