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In biblioteca due mostre sulla libertà, la Costituzione e la scuola

(ufficio stampa) - Martedì 10 novembre, alle 10.30, al piano terra della Bct, si terrà una conferenza di presentazione delle due mostre allestite in biblioteca,  in collaborazione con l’associazione Mazziniana Italiana, appuntamento che vedrà la presenza  degli assessori alla Cultura Giorgio Armillei e alla Scuola Carla Riccardi e degli storici Giuseppe Monsagrati e Andrea Giardi. Due mostre aperte al pubblico,  nei consueti orari della Bct,fino al 30 novembre.   

 Con il titolo La conquista della libertà, la mostra sulla nascita delle costituzioni che da cinque anni sta facendo il giro delle città italiane, vuole raccontare soprattutto ai giovani, come tanti altri popoli, oltre a quello italiano, hanno dovuto lottare per avere la libertà e una costituzione. Illustra, in una serie di cinquanta pannelli curati da Benito Lorigiola di Padova, le tappe più significative di questo lungo percorso, partendo dalla Magna Charta del 1215, che è all’origine di tutte le carte costituzionali, per poi proseguire negli Stati Uniti, in Francia, nelle Repubbliche disseminate in tutta Italia da Napoleone, e in Spagna. Dalla Costituzione belga del 1831 che sarà punto di riferimento testuale dello Statuto Albertino del 1848, l’analisi si focalizza sull’Italia passando poi dalla Costituzione della Repubblica Romana del 1849 per arrivare fino alla nostra attuale Costituzione, conquistata dopo che la lotta partigiana aveva sancito la liberazione dal ventennio fascista e dalle leggi razziali. Infine dalla proclamazione della Repubblica nel 1946, nata da un referendum per la prima volta a suffragio universale, la mostra arriva all’approvazione da parte dell’Assemblea Costituente della Costituzione della Repubblica Italiana, andata in vigore il 1 gennaio del 1948.

La seconda mostra, allestita nelle bacheche della Sala Farini con il titolo La nostra impresa è prima d’ogni altra cosa, educatrice, è un escursus bibliografico - documentale (fornito anche dalle biblioteche di Londra, Forlì e Firenze) che parte dalla scuola laica gratuita fondata a Londra da Giuseppe Mazzini il 10 novembre del 1841 per i figli degli operai italiani emigrati, costretti a mendicare e vivere nella più grande indigenza nella metropoli inglese. Con essa si celebrò “l’educazione” come unico mezzo per ottenere la libertà da ogni oppressione morale, sociale o politica, che costituì il pilastro della scuola italiana di Hatton Garden. Passando dalle esperienze romane della scuola femminile fondata nel 1873 da Sara Nathan, per far apprendere i principi morali sui Doveri dell’Uomo di Mazzini e da quelle istituite dal 1907 al 1913 da Ernesto Nathan durante i sette anni del suo incarico a sindaco di Roma, la mostra curata da Andrea Giardi in collaborazione con Massimo Bartolini della Bct, presenta una cospicua documentazione sulle analoghe esperienze vissute a Terni dal 1880 fino all’avvento del fascismo, prima con Virgilio Alterocca,  poi con il fratello Guido, presidente del “Patronato Scolastico 10 novembre 1841” nonché assessore alla Pubblica Istruzione, che sull’esempio di quanto fatto da Mazzini a Londra e dai Nathan a Roma, istituirono numerose scuole gratuite a Terni. La mostra continua con una carrellata delle iniziative intraprese a Terni con la collaborazione della locale sezione dell’associazione Mazziniana dal 2005 - anno in cui il presidente della Repubblica Ciampi istituì il 10 novembre giornata mazziniana della scuola - con i lavori degli studenti della scuola elementare Mazzini; il concorso per gli studenti delle scuole superiori, premiati il 10 novembre 2006, fino alle conferenze tenute al caffè letterario negli ultimi anni. La mostra si chiude con una sezione dedicata alla passione di Mazzini per la musica e per la chitarra in particolare.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017