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I ternani sono sempre di più, ma nel 2011 la crescita frena

(Direzione Generale/Uff. Stampa) – “L’anno 2011 fa registrare ancora un saldo positivo della popolazione, anche se l’incremento ottenuto è di gran lunga inferiore rispetto a quelli degli anni precedenti con il valore di +0,8 per mille rispetto al +5,2 per mille del 2010 e al +10,1 toccato nel 2007 anno di massima crescita”. Lo si legge in una nota dei Servizi Statistici del Comune di Terni, che hanno monitorato la situazione demografica della città.  “La popolazione a Terni continua dunque a crescere e come già sottolineato negli anni passati, anche quest’anno ciò è dovuto esclusivamente al fenomeno dell’immigrazione dall’estero, ma la contrazione del saldo migratorio, a partire dal 2008, fa ipotizzare che l’effetto del boom di stranieri, avviatosi alla fine degli anni ’90, stia man mano scemando”.
“A conferma di ciò vi è anche la lieve flessione del tasso di immigrazione passato dal 24,4% del 2010 al 22,1 del 2011 e la crescita invece di un punto percentuale del tasso di emigrazione (nel 2011 +16,7 per mille un punto percentuale in più rispetto all’anno precedente)”.
“Al 31.12.2011 risultavano iscritti nel registro anagrafico del comune di Terni 113.413 residenti dei quali 12.577 stranieri che rappresentano l’11% della popolazione totale. A livello nazionale Terni si colloca nella parte alta della classifica che misura l’incidenza di presenza di stranieri tra i residenti, posizionandosi ben al di sopra della media nazionale pari al +7,5%”.

“E’ bene precisare – si legge ancora nella nota dei Servizi Statistici - che parlare di dati riferiti alla popolazione quest’anno vuol dire ragionare su cifre provvisorie, che saranno sicuramente ridimensionate a seguito dei risultati definitivi del 15° Censimento della popolazione, svoltosi tra il mese di ottobre 2011 e marzo 2012, e alla comunicazione da parte dell’Istat della popolazione legale del Paese”.

“Tornando all’analisi dei dati anagrafici, dei 113.413 residenti 59.997 sono femmine e 53.416 maschi con un tasso di mascolinità (numero di maschi ogni 100 femmine) pari a 89,03 a dimostrazione di una marcata femminilizzazione della popolazione ternana, ancora una volta maggiormente evidenziata per la componente straniera che si caratterizza per una spiccata prevalenza di sesso femminile, anche se da un paio di anni si sta verificando un ricongiungimento familiare che contribuisce a diminuire questa sproporzione tra i due sessi”.

“Il numero di nati a Terni, dopo aver toccato un massimo lo scorso anno, quest’anno scende bruscamente, allineandosi ad una tendenza evidenziata anche a livello nazionale. I nati nel 2011 sono stati 783 ovvero 164 in meno rispetto all’anno precedente e rappresentano il valore più basso registrato dall’inizio del nuovo secolo. Ad influenzare questo dato anche il fatto che stanno uscendo dalla fascia d’età con maggiore propensione al parto, le donne della generazione del così detto “baby boom” ( intorno alla metà degli anni ’60) e quindi si assottiglia il numero di possibili madri”.
“Malgrado scenda leggermente anche il numero di morti (1.304 contro i 1.349 del 2010) il saldo naturale (differenza tra nati e morti) ha comunque toccato il valore più basso di sempre –521”.

“Come conseguenza della diminuzione dei nati, anche il tasso di fecondità totale, subisce un brusco calo attestandosi a 1,1, valore ben lontano dall’1,31 del 2010 e dal valore medio nazionale poco più basso di 1,4 già di per se comunque inferiore a quello europeo. A determinare questo calo hanno contribuito in egual misura la componente italiana e straniera della popolazione anche se è confermata la maggiore propensione per le straniere a generare figli: per questa componente delle donne il tasso di fecondità totale è pari a 1,344 contro l’1,008 delle sole cittadine italiane. Quest’ultimo dato vuol dire che il numero medio di figli per donna è pari a uno ovvero la metà di quel 2,1 che garantisce il ricambio generazionale. A contribuire al calo della fecondità gioca un ruolo importante anche la tendenza delle giovani donne a rimandare la nascita di un figlio. L’età media al parto infatti si alza e arriva quest’anno a 32 anni. Anche in questo caso è evidente la differenza di comportamento tra le madri straniere, per le quali tale età scende a 28 anni, e quelle italiane per le quali invece sale addirittura a 34”.

“Dall’archivio anagrafico – conclude la nota dei Servizi Statistici - si possono trarre anche informazioni più curiose che comunque offrono spunti di riflessione sulla realtà che cambia. Ad esempio, si sono analizzati i cognomi e i nomi dei residenti”.
“A Terni i cognomi più diffusi continuano ad essere gli storici Proietti (775), Rossi (663) e Conti (473),  mentre Rossi e Conti sono molto diffusi anche a livello nazionale (rispettivamente Rossi è il cognome più comune in Italia e Conti occupa il 13° posto), Proietti è tipicamente locale e non è annoverato neppure tra i primi 100 in Italia. Seguono altri cognomi tipici dell’Italia Centrale quali Sabatini, Moretti, Rosati, Mariani e Ricci. In cifre, sono più di 18 mila i differenti cognomi dei residenti a Terni e poco meno di un terzo appartengono a stranieri. Riguarda proprio loro la novità in questa speciale classifica ovvero l’entrata tra i primi 10 di un cognome non italiano. Con 227 nominativi Singh si posiziona al 9° posto malgrado gli indiani residenti a Terni non siano molto numerosi. Il dato però è da interpretare per la particolarità degli Indiani di non avere dei cognomi veri e propri ma riferimenti alla casta di appartenenza. Singh insieme a Kaur, che risulta il secondo tra i cognomi più diffusi tra i residenti stanieri, sono infatti dei nomi intermedi, utilizzati il primo per gli uomini e l’altro per le donne, tra il nome della casta sikh e il nome proprio".
"Oltre 100 sono i cognomi più comuni appartenenti complessivamente a 18.500 residenti, e di questi solo Singh e Kaur sono di origini straniere. Mentre l’originalità del proprio cognome, ovvero essere gli unici residenti ad avere quel particolare cognome, è detenuta da ben 7.834 residenti”.
“Per quanto riguarda l’onomastica, nell’archivio anagrafico sono presenti 13.500 differenti nomi propri di cui 7.500 circa femminili. Il primato di nome posseduto dal maggior numero di ternani spetta a Francesco (1.462) e per le femmine a Maria (1.216) . Due nomi inossidabilii visto che detengono tale primato da molti anni. Seguono Marco (1.450), Andrea, Alessandro, Francesca, Anna e Paola. Ai primi 10 posti della classifica generale si posizionano nomi abbastanza comuni che sono posseduti dal 10% dei residenti, ma in generale i genitori ternani non mancano di originalità dato che quasi 10.000 sono quelli che hanno un nome in “esclusiva”.
“Molto utilizzati tra gli stranieri anche i nomi doppi dei quali spesso uno è italiano e l’altro è proprio del paese d’origine. Chiaramente influenzati dal patrono, a Terni, ad esempio, vanno per la maggiore i nomi tipo Valentina Dimitrova, Valentina Ivanova, Valentino Borisov”.
“Più in generale, riferendosi a tutti i residenti è comunque molto diffusa la scelta di attribuire al nascituro un nome composto, infatti ve ne sono oltre 6.000 il che vuol dire che quasi una persona su due ha un nome di questo tipo. Andando a considerare anche l’anno di nascita dei residenti si rileva inoltre che questa moda è tornata in voga negli ultimi anni”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017