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Acciaierie: “La soluzione non può essere una manovra finanziaria”

(Direzione Generale/Uff. Stampa) – Con una sua nota il consigliere Giocondo Talamonti, del Gruppo Misto, torna ad occuparsi della situazione delle acciaierie. Ecco una sintesi del documento.
“L’Ast di Terni – scrive Talamonti - appare appetibile, viste le manifestazioni di interesse  all’acquisto, con il nuovo passaggio di proprietà  che dovrebbe avvenire ai primi di maggio”.
“L’attenzione dei lavoratori e della città è alta e tale deve restare”. “In particolare – dice Talamonti - è essenziale che il Governo italiano vigili sulla vendita. L’importante è che  il nuovo proprietario risponda ai requisiti: sia un colosso della siderurgia  internazionale con capacità industriale; operi sui mercati internazionali; mantenga la compattezza del sito, la capacità produttiva e l’occupazione”.

“Ci sono colossi industriali che hanno manifestato interesse, ma anche compagnie con fondi di investimento americani. La soluzione del problema “Terni” non può essere ricercata in una manovra finanziaria che allungherebbe solo l’agonia economica del territorio”. “Per il successo economico della nostra fabbrica e della nostra città occorre che il nuovo acquirente investa e stia al passo con i più moderni processi tecnologici, dando continuità alla produzione, all’occupazione e agli investimenti necessari a rispondere alle richieste dei mercati. Siamo fiduciosi, ma preoccupati perché sulla "Terni" si gioca il futuro dei nostri giovani. Nessuno abbassi la guardia”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017