Evento

Buoni e buone non siamo. Tavola rotonda

Buoni e buone non siamo. Tavola rotonda

Data

25 Maggio 2018

Orario

dalle 18:15 alle 19:45

Luogo

La Siviera - Laboratorio Comunicazione Blob.Lgc Consulta la mappa salva data

Per un confronto sulle ingiustizie che non tolleriamo, sui e sulle deboli nella nostra società e sulle alleanze dal basso da costruire

Chi alza la voce può avere la meglio, ma ad alzarla oggi non sono soggetti deboli e sfruttati, che si sentono ignorati, che vedono calpestati i propri diritti e che si organizzano. Sono afoni. Ad alzarla, invece, sono i professionisti del bullismo, sono gli imprenditori del rancore, sono gli speculatori della competizione; invocano sicurezza, ma nel farlo alimentano e sfruttano l'insicurezza ed il degrado del tessuto sociale. Hanno sempre maggior seguito in questa società, dove il principale valore che viene promosso e riconosciuto è quello della forza, in cui il sopruso è tollerato, la discriminazione è accettata e la solidarietà è normalizzata o criminalizzata. Paradossalmente chi invoca azioni contro il degrado sociale è esso stesso fautore di quel degrado e chi si pone contro questo sistema di relazioni viene etichettato come buonista.
Sappiamo, però, che la mera presa di posizione non basta; anzi, può essere contro-producente se non trova un riscontro nelle risposte ai bisogni ed ai problemi delle persone, in quanto esseri umani, e nell'ascolto dei loro desideri. 
O prendiamo atto che la nostra è una società fondata sull’egoismo e sull’utilitarismo oppure siamo in grado di leggere, di comprendere e di sostenere quelle molteplici forme di resistenza, di auto-organizzazione, di solidarietà informale - spesso impolitica - che consentono alla nostra società di resistere alla devastazione delle relazioni sociali prodotta dalla crisi economica e sociale. Sappiamo che questo informe pezzo di società, però, non dispongono del potente richiamo dell’aquila e ciò ci impone una riflessione sulla loro effettiva capacità di resistere e di affermare la propria esistenza e le proprie necessità. Non perché siamo buoni o buone, ma perché ai nostri occhi ogni forma di ingiustizia sociale è intollerabile

Data aggiornamento della pagina: 27/03/2019