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Vicenda AST/TK, Crescimbeni: “Commissariare le acciaierie di Terni”

(Ufficio Stampa) - “L’ora delle chiacchiere e delle prese in giro è ormai terminata. TK ha gettato la maschera e chiuso ogni trattativa seria ed ogni speranza di voler rilanciare il sito ternano, parte fondamentale della siderurgia italiana ed europea”. Lo scrive, in una propria nota, Paolo Crescimbeni, consigliere del Gruppo Misto.
“Terni però non si arrende ad una operazione cinica e spregiudicata che avrebbe avuto tante possibilità di soluzione. E con Terni non si arrenda l’Italia”.
“I lavoratori – scrive Crecimbeni - hanno fatto il proprio dovere, le istituzioni locali poco ed in ritardo, il Governo in modo marginale e con scarso convincimento, l’Europa ha remato contro”.
“A Terni non si può più morire di tumore, di disoccupazione e, tra poco, di fame perché qualcuno fa una operazione finanziaria, qualcuno se ne accorge in ritardo dopo aver sempre plaudito, qualcuno mostra ora di intervenire ma in modo maldestro e del tutto scoordinato; Di Girolamo, Marini, Polli dove eravate quando TK comprava, vendeva, ricomprava e giocava a monopoli con la nostra vita?”.
“AST va subito commissariata, i livelli occupazionali congelati, il risanamento ambientale deve avere i fondi europei, la produzione non si deve fermare. Terni  e Taranto pacchetto unico, il pezzo forte della siderurgia italiana  ed europea sul libero mercato, non quello truccato da ThyssenKrupp”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017