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Vertenza Ast, “Convochiamo un consiglio straordinario a Bruxelles”

(Ufficio Stampa) – “Convocare il Consiglio comunale direttamente a Bruxelles l'11 giugno – a nostre spese - in occasione della presentazione del Piano Europeo dell’Acciaio, con tutte le istituzioni umbre per far sentire forte la voce della città e del territorio in difesa delle sue acciaierie”. È la proposta avanzata da David Tallarico, presidente del gruppo consiliare Progetto Terni Città Aperta.

“Dopo l'incontro tra il Governo, le istituzioni umbre e i rappresentanti di Outokumpu – scrive Tallarico in una sua nota - oltre ad una forte preoccupazione, manifesto sentimenti di profondo imbarazzo per la gestione di questa drammatica crisi”.
“Occorre assolutamente alzare il livello di attenzione delle istituzioni locali e nazionali: le lettere del Governo vanno bene, ma serve un’azione costante e concreta di Letta a Bruxelles”. “Il Commissario Europeo Almunia deve cessare di essere garante di interessi aziendali ed iniziare ad essere il garante dei posti di lavoro degli operai dell’acciaieria e non di Aperam”. “Il Commissario Europeo Tajani, che ha anche la delega all'industria, deve impegnarsi seriamente alla risoluzione della crisi, con atti concreti scritti all'interno del Piano Europeo dell'Acciaio che lo stesso Tajani presenterà l'11 giugno prossimo a Bruxelles”. “Noi abbiamo a cuore il futuro della città, delle migliaia di famiglie dell'acciaieria e del polo chimico ternano, ex Basell e Meraklon”. “Non dimentichiamo l'appello accorato fatto dal rappresentante sindacale di Basell al Sottosegretario De Vincenti col quale annunciava che alcuni di loro sono senza un euro da febbraio, sull'orlo del baratro e addirittura qualcuno sul filo di gesti drammatici”.
“Noi non vogliamo questo – scrive Tallarico - vogliamo che la città e l'Umbria scendano in campo. Ormai non abbiamo più tempo da perdere, anzi forse ne è stato perso già troppo: da qui a poco metteremo in campo azioni forti e chi sarà con noi lo farà per garantirsi una prospettiva di futuro per i giovani e le famiglie, chi sta dormendo è già avvisato: per lui non ci sarà storia, soprattutto dal punto di vista politico”. “L'acciaieria chiama: Terni e l'Umbria debbono rispondere forte presente! Noi ci siamo”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017