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“Più offerta e risparmi con il nuovo bando dei servizi culturali”

(Ufficio stampa) – “Tutte le considerazioni e le valutazioni sulle politiche culturali sono legittime e tutte rappresentano un contributo, ma dobbiamo partire dalla considerazione che in una città le politiche per la cultura sono necessarie e che è indispensabile valorizzare le nostre strutture museali se vogliamo darci un respiro di città di livello nazionale", dichiara l'assessore alla Cultura Giorgio Armillei.
"Invito tutti a una valutazione serena, e nel merito del bando, che è innanzitutto - aggiunge l'assessore - un appalto di servizi aggiuntivi alle funzioni di valorizzazione dei beni culturali e che lascia nelle mani del Comune di Terni la funzione di programmazione e controllo. Il bando che è in corso in questi giorni contiene una riduzione della spesa di circa il 18% rispetto al quinquennio precedente, rappresenta di per sé un risparmio oggettivo in termini di costi del personale rispetto a una gestione diretta, consente elementi di flessibilità e dinamicità che al momento non sono consentiti a una gestione diretta dell’ente pubblico. Questi elementi, fortemente marcati dalla nuova gara, vanno ad aggiungersi, in tema di costi, al dato che vede il costo unitario del visitatore del sistema museale ternano nettamente inferiore a quello di Bologna, Pordenone e Cremona per citare realtà di non grandissima estensione metropolitana. Così come è negli atti che il modello di appalto di servizi del comune di Terni per le sue strutture museali ha ricevuto attestati e riconoscimenti di buon governo da organismi di levatura alta come il ministero per la Coesione Territoriale e il ministero per lo Sviluppo Economico. Certo, resta attualissimo l’obiettivo di fare meglio. E il bando contiene gli elementi che possono portare in questi direzione: una più ampia articolazione dell’offerta, strumenti dettagliati per l’attività di indirizzo e programmazione, il controllo di organismi di valutazione indipendenti, la rendicontazione alla città attraverso l’opencultura cioè la diffusione dei dati relativi ai servizi culturali, penali per inadempienze, premialità per attività di promozione che portino un maggior numero di visitatori. Sono questi gli elementi innovativi, sono questi gli aspetti migliorativi dell’acquisto di servizi che vanno a rafforzare il patrimonio immateriale sempre più necessario per una città che vuole allargare le sue capacità attrattive, produttive ed economiche”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017