Palatennistavolo e montagna di Cesi, la seconda commissione approva due atti

(Ufficio Stampa) – Due proposte di atti d'indirizzo, il primo sulla gestione del palatennistavolo e il secondo sulla valorizzazione della montagna di Cesi, sono state approvate all'unanimità dalla seconda commissione consiliare permanente del consiglio comunale.
Con il primo atto, quello sul palatennistavolo ha l'obiettivo di proporre al Consiglio comunale l’adozione di una delibera per la gestione dell'impianto di Campitelli attraverso “la verifica delle possibilità e delle condizioni di rinnovo della collaborazione per la gestione della palestra 2 da parte della Federazione Italiana Tennistavolo in scadenza nel corso del 2015, previa riparametrazione degli oneri a carico della federazione in merito alle utenze e alle pulizie dei locali; il proseguimento della gestione diretta dell’amministrazione per le palestre 1 e 3, con un adeguamento tariffario che rappresenti una maggiore sostenibilità economica per l’amministrazione comunale e che sia calcolato sulla base dell’uso settimanale orario e della grandezza dello spazio utilizzato; l’affidamento all’esterno del bar tramite bando ad evidenza pubblica, della foresteria e della mensa al fine di rendere i tre servizi pienamente fruibili, aprire anche ad un possibile uso al pubblico, verificando la possibilità di non vincolare la fruizione ai soli eventi legati al palatennistavolo”.
Con l'atto si chiede anche alla Giunta di verificare “appositi accorgimenti che consentano la possibilità di svolgimento di eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale, garantendo anche un numero di giornate da riservare all’uso diretto dell’amministrazione”. Infine si richiede una verifica “rispetto alla possibilità di adottare un risparmio energetico con gli strumenti ritenuti maggiormente idonei e alla fattibilità di una operazione di sezionamento degli impianti”.

La seconda proposta d'atto d'indirizzo approvata all'unanimità e che sarà trasmessa al consiglio comunale, riguarda alcune proposte concrete per continuare la valorizzazione della montagna di Cesi, sia a livello sportivo che turistico. In particolare la seconda commissione chiede che il consiglio impegni il sindaco e la giunta ad una serie di azioni: “l’inserimento della pianificazione inerente la valorizzazione degli spazi pubblici della montagna di Cesi nei progetti e nelle manifestazioni organizzate nell’ambito dello sviluppo turistico locale, valorizzando tutte le aree archeologiche e le testimonianze storiche, i prodotti tipici e le usanze rurali presenti nell’area”; “la promozione e valorizzazione della montagna di Cesi con l’inserimento del progetto nei “pacchetti turistici” legati al territorio e nelle pubblicazioni che hanno l’obiettivo di far conoscere il territorio provinciale”; “la sistemazione della viabilità di accesso alla montagna di Cesi e la realizzazione di uno spazio multifunzionale per attività sportive, ricreative e culturali; la bonifica dell’area antistante l’ex tiro a volo di Sant’Erasmo”. Inoltre con l'atto si chiede alla Giunta “di promuovere Cesi – Sant’Erasmo quale capitale delle Terre Arnolfe e tutto il patrimonio archeologico dell’area Cesi – Torre Maggiore – Sant’Erasmo – Carsulae”; “di promuovere il recupero delle sorgenti naturali, dei laghetti artificiali e delle cisterne esistenti che costituiscono una importante fonte di approvvigionamento delle acque; di valorizzare e sostenere l’osservatorio astronomico di Sant’Erasmo; di valorizzare la cinta muraria, i sentieri che ne permettono la fruizione e di promuovere il recupero della chiesa di Sant’Onofrio; di attivare un processo di integrazione con il sistema formativo scolastico; di continuare l'ascolto e il confronto con le Pro loco interessate, le associazioni operanti e di aprire un tavolo di confronto con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria, per valutare progetti tesi ad intercettare le risorse incluse nel PSR”.
Soddisfazione per i contenuti degli atti e per la loro approvazione all'unanimità è stata espressa dal presidente della seconda commissione Francesco Filipponi.