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Consiglio comunale, mattinata dedicata agli atti sulla gestione del sistema museale

(Ufficio Stampa) – Due atti d'indirizzo sulla gestione del sistema museale sottoscritti da diversi consiglieri d'opposizione sono stati discussi oggi in consiglio comunale e respinti con 17 voti contrari e 12 favorevoli. Gli atti riguardavano in particolare il rinnovo del bando per la gestione della rete museale il primo a firma di Ferranti, Fatale, Cecconi, Crescimbeni, Melasecche e il secondo a firma di Cecconi, Melasecche e Crescimbeni.
Gli atti intendevano impegnare la giunta a valutare l'opportunità di proseguire nell'esternalizzazione dei servizi ed a discutere in consiglio i criteri e le caratteristiche del nuovo bando “evitando così scelte autoreferenziali ed esclusivistiche della giunta”.
Tra le critiche mosse alla giunta dall'opposizione “l'incompletezza del bando” che - come hanno sottolineato i consiglieri Paolo Crescimbeni (FI) e Federico Pasculli (M5S) – non conterrebbe elementi importanti per gli eventuali partecipanti, “specie per coloro che non conoscono la realtà del sistema museale ternano”. Per Enrico Melasecche “si sono ripetute esattamente le stesse situazioni di cinque anni fa con un bando emanato in estate, ad agosto”. “Il Comune di Terni – ha detto ancora Melasecche ha assunto dipendenti a iosa per il settore culturale e da quegli ambiti poteva essere spostato personale per la gestione degli spazi museali”.
Anche per Franco Todini (Il Cammello) “le modalità del bando e i criteri adottati sono fortemente discutibili”. La vicenda del Caos – ha continuato Todini – è il classico esempio di come in questi anni l'amministrazione comunale abbia appaltato all'esterno il potere decisionale. Tutto questo mentre, in una situazione tragica come l'attuale – secondo Todini – andrebbero tagliati 4 milioni di esternalizzazioni.
Nella replica della Giunta affidata all'assessore alla cultura Giorgio Armillei, innanzitutto alcune considerazioni generali: “Il bando precedente, redatto dalla direzione comunale, come l'attuale che lo ricalca in gran parte, è stato oggetto di una valutazione positiva da parte del Ministero che lo ha anche indicato tra le migliori dieci best practice del settore”. Quindi una valutazione complessiva sul bando da parte dell'assessore: “Ha le caratteristiche tecniche normali per superare le procedure”.
Per quel che riguarda l'inquadramento giuridico, Armillei ha tenuto a sottolineare che la procedura non prevede un'esternalizzazione di un servizio pubblico locale, quanto piuttosto l'acquisizione di servizi aggiuntivi da un fornitore esterno. “Le attività d'indirizzo e di programmazione – ha aggiunto l'assessore – restano infatti in capo all'amministrazione: anzi, l'articolo 12 del nuovo capitolato rafforza questo potere”. Sulla valutazione dell'operato del gestore e la trasparenza dei dati, Armillei ha riferito al consiglio che, con la nuova gara, viene richiesto l'attivazione di un sistema di open data sulle frequenze, i biglietti, gli incassi e altri elementi utili. E' stata anche inserita la previsione di un valutatore esterno indipendente che sarà individuato dall'amministrazione comunale. Infine, per quel che riguarda il personale, l'assessore ha sottolineato la difficoltà di reperire le 15 unità che il privato mette a disposizione e che comunque, se fossero costituite da personale interno, avrebbero un costo superiore del 40%.

Nelle repliche all'intervento della Giunta, Valdimiro Orsini (Pd) ha ricordato come sulla vicenda pesi “un peccato originale”. Orsini, come aveva già fatto nei giorni scorsi, ha citato l'art.42 del Tuel secondo il quale l'organizzazione dei servizi pubblici locali è di competenza del consiglio comunale. Inoltre – ha detto Orsini – nel bando c'è una previsione di spesa che impegna il bilancio dell'ente per cinque anni ed è il consiglio comunale che se ne deve occupare. Per questo Orsini ha detto di continuare a ritenere che le delibere di giunta in questione siano illegittime.

Renato Bartolini (Pd) ha chiesto un approfondimento in commissione, sul quale ha convenuto anche Francesco Ferranti (FI), ponendo però come condizione che la giunta fosse disponibile a stoppare i criteri già decisi per il bando. La richiesta del rinvio in commissione non è però stata accolta per questioni procedurali. Marco Cecconi (FdI) ha sottolineato come una parte importante e trasversale del consiglio comunale chieda di rivedere il bando. Replicando all'assessore, Cecconi ha fatto poi notare che se il problema è quello di spostare quindici unità all'interno dell'amministrazione, forse sarebbe il caso di valutare bene la questione nell'ambito di una riorganizzazione complessiva della macchina.
Andrea Cavicchioli (Pd) ha detto invece che la questione della gestione del sistema museale è stata definita e decisa lo scorso  aprile con una delibera di proroga della gestione e con successivi atti, anche attraverso la discussione sul bilancio preventivo 2013, nello scorso mese di ottobre.
Il sindaco Di Girolamo, infine, nel suo intervento, ha voluto sottolineare l'assoluta regolarità e trasparenza degli atti, compiuti “sempre nell'interesse della città”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017