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Consiglio comunale, illustrata la relazione sui rapporti con l'Istituto Briccialdi

(Ufficio Stampa) – Il consiglio comunale ha preso atto oggi pomeriggio (12 voti a favore e 10 astensioni) della relazione della quarta commissione Controllo e Garanzia sui rapporti del Comune con l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi”, sul percorso di statalizzazione e le convenzioni.
Il presidente della quarta commissione Federico Pasculli (M5S) ha illustrato il documento con le sue premesse ed i capitoli dedicati al rispetto del protocollo 2007 e delle convenzioni; ai trasferimenti di fondi dal Comune al Briccialdi; al rimborso dei costi dei servizi; al rimborso del costo del personale; al mancato passaggio in Consiglio comunale della proroga 2008/2009 e della convenzione 2009; ai crediti dell'amministrazione verso il Briccialdi, alla loro effettiva esigibilità o possibilità di recupero; alle difficoltà nel processo di statalizzazione e alla palese mancanza di autonomia finanziaria dell'Istituto e all'assenza di interventi della Regione Umbria; all'assenza di un rappresentante dell'amministrazione all'interno del consiglio di amministrazione, diversamente da quanto previsto dallo statuto.

Nelle conclusioni della relazione si sottolineano i danni a carico del Comune per mancati introiti, “per non aver quantificato, richiesto e riscosso il canone di locazione per la sede relativamente ai mesi che vanno da settembre 2008 (scadenza del periodo di accompagnamento previsto dalla delibera di consiglio 230 del 2007) a marzo 2009, quando viene stipulata la prima convenzione; per non aver riscosso quanto dovuto relativamente ai rimborsi del personale docente (periodo di transizione tra protocollo di intesa e convenzione 2009) e non docente in comando”; “per non aver riscosso quanto dovuto per i diversi servizi previsti dalle due convenzioni”. Nella relazione si rileva poi un “ricorso inopportuno all’istituto del comando”. “Appare evidente che porre in comando le stesse persone per 6 anni consecutivi presso l’Istituto Briccialdi non rientri nella definizione di “tempo determinato e in via eccezionale” tipica dell’istituto stesso”.  Si pone poi in evidenza “l'assenza di tutele per l’ente nelle convenzioni”. Per quel che riguarda il recupero crediti (residui attivi a bilancio), “considerati i crediti iscritti a bilancio come residui attivi – si legge nella relazione - l’ente proceda rapidamente e prima della stipula di una nuova convenzione, a chiarire come intenda recuperare tutte le somme dovute”. Vengono infine sottolineate le “anomalie fra convenzione e monitoraggio della stessa” e le conseguenti responsabilità.
“Si auspica – conclude la relazione che le diverse criticità emerse , compresa l’assenza di un referente unico per i rapporti tra ente e istituto, vengano chiarite e risolte prima della stipula di una nuova convenzione e che questa avvenga solo dopo essere stata discussa in consiglio e nelle commissioni competenti”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017