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Consiglio comunale: in 5 ne richiedono la convocazione

(Ufficio stampa) - Marco Celestino Cecconi (Fdi -An), Stefano Fatale (Fi). Federico Brizi (Fi), Francesco Maria Ferranti (Fi), Franco Todini (Il Cammello), hanno presentato una richiesta per la convocazione del consiglio comunale. Una seduta che dovrebbe avere, a detta dei firmatari, due punti all'ordine del giorno: un atto di indirizzo e una interrogazione entrambi legati alla vertenza Ast in corso. Il primo documento è incentrato sulla vicenda del mancato pagamento degli stipendi da parte dell'Ast alle sue maestranze. L'atto di indirizzo "impegna il sindaco e la giunta ad attivare con la massima tempestività - in concerto con il consiglio comunale - tutte le iniziative di supporto più efficaci a sostegno di qualsivoglia azione di tutela vogliano intraprendere i lavoratori dello stabilimento TsK di Terni per richiedere ed ottenere il pagamento degli stipendi e sanzionare eventuali responsabilità di diverso profilo che dovessero essere ravvisate dalle autorità competenti nei comportamenti dell'azienda al riguardo". Il documento fissa inoltre di "devolvere al suddetto scopo il cosiddetto gettone dovuto ai consiglieri per la seduta in cui il presente atto di indirizzo verrà discusso e votato". Nella interrogazione, invece, si chiede al Sindaco di essere "urgentemente informati se corrispondano a verità le notizie secondo cui la società di trasporti Umbria Mobilità avrebbe richiesto ai lavoratori Ast un corrispettivo di svariate centinaia di euro per ciascuno dei 10 pullman utilizzati per la manifestazione a Roma del 29 ottobre scorso; se non ritenga assolutamente scandaloso che una società di trasporto pubblico, a capitale che – per una quota consistente – ancora afferisce agli Enti locali, voglia considerare la fornitura resa ai lavoratori in sciopero delle acciaierie ternane come una fornitura a titolo oneroso; quali misure intenda immediatamente adottare affinché l'ipotesi di cui sopra venga superata da un intervento diretto delle Istituzioni, ad iniziare da quelle che risultano azioniste di Umbria Mobilità, affinché la solidarietà tanto ipocritamente sbandierata si manifesti in concreto almeno su questo terreno e la prestazione dei pullman possa considerarsi senz'altro gratuita".
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017