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“Con gli Open Day rilanciata l’attenzione su Papigno e Collescipoli”

(ufficio stampa) – “Gli open day hanno riportato non solo l’attenzione sui grandi contenitori di Papigno e Collescipoli, ma hanno anche delineato ipotesi progettuali di grandissimo interesse che ora devono essere definite dal punto di vista economico, per valutare se hanno una propria autonomia economica. Siamo sicuramente entrati in una nuova fase, del tutto diversa da un’attesa con la città mera spettatrice”, dichiara l’assessore alla Cultura Giorgio Armillei a commento della giornata che si è tenuta venerdì a Collescipoli, mentre a gennaio la giornata di approfondimento si era avuta a Papigno.
“La giornata di venerdì ha confermato – dichiara l’assessore Armillei – la vocazione di Collescipoli a Borgo Creativo, con eventi diffusi nell’arco dell’anno e piccole attività imprenditoriali nel settore musica.  Jazz it Fest è già una realtà consistente che vede abitazioni che ospitano artisti e studi di registrazione. E’ in questa direzione che occorre intensificare gli sforzi nella piena collaborazione con la pro loco, l’Astrolabio,  con politiche culturali e imprenditoriali per valorizzare il borgo, con il  Chiostro Santa Cecilia e Palazzo Catucci. Musica come contenitori prestigiosi. In questo ambito è possibile utilizzare i fondi strutturali 14/20 che prevedono espressamente la piccola impresa creativa nell’ambito del progetto Distretto Culturale, chiaramente da estendere anche a Papigno ed ex Cmm. Le politiche della cultura sono politiche per creare impresa, non per gestire i servizi della Pa. Già se noi riuscissimo a raggiungere la media nazionale di reddito riferito alle imprese creative, arriveremmo a 300 posti di lavoro”.
”Nel pomeriggio i tre tavoli di lavoro,  sono state  dedicati ai tre temi dell’area di Papigno emersi nell’open day di gennaio. Tre assi: sport ambientali; industria culturale (cinema e non solo) archeologia industriale. Con un grande interesse da parte dei 120 partecipanti che hanno esplicitamente riconosciuto che l’A. C. ha rimesso in moto l’interesse su Papigno. A tal proposito  non escludo che di questo interesse sia parte Cinecittà ma questa deve contribuire concretamente allo sviluppo di Papigno, attivando impresa. Cinecittà può essere la candidata numero uno, Terni è fortunata ad avere questo interlocutore, ma occorre una convergenza sullo sviluppo del sito, altrimenti rischia di essere una presenza sterile e le strade si andrebbero a dividere. Molto interesse per gli sport ambientale, incontro con alcuni professionisti del settore per attività imprenditoriali basata su un eventuale project financing solido e certo. Per l’archeologia industriale emerge la convinzione che ci sia un patrimonio di grande interesse che va valorizzato uscendo da una visione da collezionisti, occorre selezionare e creare una proposta appetibile per un pubblico generalista, che deve rivivere questa esperienza di storia industriale, quindi non museo di  collezione, ma museo sulla storia industriale della città, progettazione ad alto valore aggiunto per un percorso capace, con un museo immersivo, di coinvolgere il pubblico”. 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017