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“Su Papigno non servono fughe in avanti. C’è un confronto aperto con la città”

(Ufficio stampa) – “Avere notizie di nuovi sforzi ideativi sul sito di Papigno fa sempre piacere. Vuol dire – dichiara l’assessore alla Cultura Giorgio Armillei -  che il tema cattura l’attenzione. Esattamente un mese fa avevamo visto giusto nel riavviare una discussione pubblica su Papigno, riaprendo allo stesso tempo il sito nella sua materiale fisicità. Fa un po' sorridere però l’accavallarsi di ipotesi progettuali sganciate dalla linea che il sindaco  e la giunta hanno definitivamente tracciato in apertura e a conclusione dell’open day. Tre lettere,  Mcs: media, cultura e sport, secondo la felice formula del department of media, culture and sport del governo inglese. Industria creativa, consumo culturale, esperienza sportiva. Entro questi confini tutti le ipotesi progettuali sono benvenute. In questa direzione va, ad esempio, il progetto sugli sport ambientali presentato durante l’open day. Non è il caso però di affrettarsi: questa Giunta fa le cose seriamente. Abbiamo avviato un tavolo tecnico generalista, ne avvieremo di tematici, individueremo una forma di governance del processo il più possibile inclusiva, lanceremo specifiche call in sinergia con le azioni del por fesr 2014-2020. E assistititi da un advisor sceglieremo i progetti. Ogni altra anticipata conclusione di questo processo è priva di riscontro con le intenzioni dell’amministrazione: il quadro strategico è quello del 24 gennaio. Chiunque sia l’interlocutore, comunque si parli di convenzioni, di bonifiche o forse meglio di demolizioni assistite o meno da bonifiche. Fughe in avanti, incursioni protagonistiche che sconfinano dai settori di propria competenza, ipotetiche trattative che vengono date per concluse, contribuiscono solo a creare confusione. E la confusione non aiuta il processo lineare e aperto che sindaco e giunta hanno avviato il 24 gennaio. La confusione cresce poi se al chiaro riparto delle competenze tra organi di indirizzo e organi di gestione, si sovrappongono organismi atipici, istituiti probabilmente con intenzioni positive ma realizzati tecnicamente in modo così affrettato da rendere possibile tutto e il contrario di tutto: il commissariamento delle strutture e delle procedure ordinarie, lo sconfinamento nelle funzioni di indirizzo politico, richiami istituzionalmente inopportuni all’Autorità giudiziaria. Non abbiamo bisogno di confusione se vogliamo che Papigno torni ad essere uno spazio per fare impresa. Questa è la linea della giunta e del sindaco. Pur rispettando la diversità anche radicale delle opinioni, sono convinto che prima o poi tutti se ne faranno una ragione”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017