“Nel piano operativo regionale ci sono risorse per Terni”

(Ufficio stampa) – “La Commissione europea – dichiara l’assessore ai Fondi Comunitari Giorgio Armillei -  ha approvato il Piano operativo regionale (Por Fesr) dell’Umbria per i fondi strutturali fino al 2020. E’ sicuramente un passaggio che premia lo sforzo progettuale del governo regionale e delle sue strutture tecniche, sforzo al quale l’Amministrazione comunale ha partecipato in questi mesi in modo costante, segnando una svolta rispetto alle assenze e ai silenzi precedenti. Il Por Fesr, composto da 6 assi tematici, mette a disposizione delle politiche regionali per lo sviluppo: 100 mln per ricerca, sviluppo e innovazione; 32 mln per la cittadinanza digitale; 85 mln per lo sviluppo delle Piccole e medie imprese; 56 mln per l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale; 36 mln per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico; 14 mln per le funzioni di assistenza tecnica all’attuazione del Por Fesr che comprendono i piani di rafforzamento amministrativo per migliorare l’efficienza  elle pubbliche amministrazioni; 35 mln (comprensivi della quota di fondo sociale) per l’attuazione delle politiche per lo sviluppo urbano sostenibile. Quest’ultimo asse di finanziamento (chiamato anche Agenda urbana) prevede solo per cinque aree urbane all’interno della Regione, tra cui quella Terni – Narni, una serie di azioni specifiche da sviluppare: digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione, illuminazione pubblica intelligente nell’ottica della smart city, mobilità sostenibile, valorizzazione del patrimonio culturale, inclusione sociale”.
“Per gestire al meglio le risorse – prosegue Armillei - sarà necessario concepire strategie integrate multisettoriale che creino sinergie forti tra le politiche di agenda urbana, quelle degli assi tematici del Por Fesr, le politiche smart city e più in generale i processi di pianificazione strategica delle aree urbane. Il Comune di Terni e quello di Narni lo stanno facendo in partenariato con Asm spa e con Sviluppumbria spa con le quali si sta anche mettendo a punto un progetto di tavoli tematici di lavoro aperti alle città e alle imprese. Un ruolo adeguato - è questo un punto cruciale - dovrà essere riconosciuto ai governi delle città, Autorità urbane di gestione secondo la Commissione, che avranno compiti di pianificazione e selezione dei progetti, in dialogo con il Governo regionale che non è più però l’unico decisore in gioco. Occorrerà comporre un sistema integrato di interventi settoriali per uno sviluppo sostenibile del sistema urbano integrato Terni - Narni, così come chiede la Commissione europea. Il quadro disegnato nella nuova programmazione dei fondi strutturali ha molte potenzialità, grazie soprattutto alle pressioni della Commissione, e deve evitare impostazioni dispersive ed eccessivamente distributive. Sarà fondamentale svilupparlo tenendo conto del protagonismo dal basso delle realtà territoriali, così come richiedono le nuove indicazioni strategiche a livello europeo. Protagonismo che trova espressione nella forza delle città medie dotate di importanti funzioni urbane e delle aree territoriali a loro integrate: è il caso di Terni con Narni e con tutti i territori comunali che disegnano l’area urbana integrata di Terni. Recenti dati Istat sui sistemi locali del lavoro rafforzano la convinzione della necessità di una radicale riformulazione delle politiche territoriali del governo regionale dell’Umbria, spesso ancora fondate su un neo regionalismo del tutto disallineato rispetto ai processi di integrazione sovraregionale e ai processi di protagonismo delle realtà urbane".
“Il banco di prova  - conclude l’assessore - di questo cambiamento di marcia è prossimo: la ripartizione delle risorse tra le città di agenda urbana, la selezione dei progetti, la messa a punto dei meccanismi selettivi degli strumenti di attuazione del Por Fesr. Tutti capitoli di un libro per la progettazione condivisa delle politiche locali di sviluppo che è ancora da scrivere”.