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“Terni città libera e pluralista”

(Ufficio stampa) – “Le considerazioni del sostituto procuratore della Repubblica Elisabetta Massini, enunciate nel corso di un incontro con gli studenti del liceo Angeloni, sui temi della legalità e della corruzione, suscitano – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo -  una qualche sorpresa.
In primo luogo condivido in pieno le parole pronunciante dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio al Csm, quando invita i magistrati a tenere comportamenti ispirati a discrezione, misura ed equilibrio.
In secondo luogo, pur con la consapevolezza che ogni città è a rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, e Terni lo è anche di più per la vicinanza geografica a Roma e per la presenza di una casa di reclusione che ospita detenuti sottoposti al 41 bis, nelle innumerevoli riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza dedicate a questo tema, con la presenza delle massime autorità, non è mai emerso un particolare allarme. I dati sui crimini commessi nella nostra provincia, e diffusi  ieri dal questore Belfiore, mostrano un decremento, ormai costante, e un quadro di sicurezza complessivamente buono.  E’ in questo contesto che l’Amministrazione Comunale ha sempre fornito la massima collaborazione, ritenendo che le forze dell’ordine e la Procura della Repubblica rappresentino elementi essenziali della tutela di un vivere civile improntato alla legalità e alla sicurezza, quali presupposti imprescindibili dell’ordine democratico e costituzionale.
A fronte dei dati e delle analisi finora diffuse, se vi fossero invece elementi probanti diversi, che non sono a conoscenza dell’Amministrazione Comunale, si dovrebbe procedere celermente ad evidenziarli  ed ad assumere tutti i provvedimenti del caso, come si è fatto recentemente a Perugia, dando certezze e serenità alla città.
Affermare, poi, che a Terni ci sia  mancanza di libertà, mi sembra del tutto fuori luogo. Da anni il dibattito cittadino vede la presenza di tutte le opinioni, anche le più disparate, che interessano tutti i temi, ad iniziare da quelli della pubblica amministrazione. In un quadro decisamente pluralista qualunque forza politica, qualunque associazione, qualunque rappresentante politico, ma anche qualunque cittadino, ha trovato spazio e modo per divulgare la propria opinione o per esercitare il diritto di critica. Il sottoscritto, nella piena convinzione che l’articolazione del pensiero, sia una delle grandi risorse di Terni, non si è mai sottratto al confronto e solo in un’occasione, quando il diritto di critica era, a mio parere, trasceso nella menzogna e nell’offesa personale, ha fatto ricorso alla magistratura per chiedere che venisse ripristinata la verità delle cose.
Per quanto attiene la libertà di impresa, tutte le rilevazioni specifiche, compiute da soggetti esterni, mettono Terni in posizioni oltremodo soddisfacente.
Se pur tuttavia ci sono elementi specifici diversi credo che sia opportuno metterli a disposizione di tutta la città e di tutte le autorità, in maniera tale da poter disporre le contromisure necessarie. Riguardo alla questione degli inceneritori, infine, vorrei ricordare che quello Asm, a suo tempo posto sotto sequestro dalla magistratura, è stato disattivato in seguito ad una decisione politica e amministrativa assunta dal sottoscritto nel 2009; che quello ex Printer attualmente non è in funzione e che quella della soc. Sao, recentemente ammodernato, è fornito di regolare autorizzazione Aia fino al 2016, oltre al fatto, non secondario dal punto di vista ambientale, che bruci pulfer di cartiera”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017