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Talamonti rinnova le proposte d'intitolazione di vie e piazze

(Ufficio Stampa) – Un atto d’indirizzo con una proposta d’intitolazione di vie e spazi pubblici e uno per l’apposizione di una targa sul rastrellamento del Quadraro sono stati presentati dal consigliere Giocondo Talamonti del Guppo Misto.
Con il primo atto, sottoscritto anche da Boccolini, Nannini, Campili, Chiappalupi, Piccinini e Fatale, Talamonti ricorda all’amministrazione che “esistono pregresse indicazioni mai prese in considerazione; ad esempio vedi deliberazione n.273 dell'adunanza del 19.11.2012, in merito alla richiesta di intitolazione di una via o piazza ad Enrico Berlinguer, condivisa dallo stesso assessore al ramo che si esprimeva favorevolmente alla proposta formulata nell'interrogazione”.
Inoltre Talamonti sottolinea che “sono da tempo  depositate, oltre alla proposta per Enrico Berlinguer, anche altre proposte per Nilde Jotti, Giuseppe Saragat, Aldo Moro, Odone Belluzzi, Bettino Craxi, Alberto Guidi, Alcide De Gasperi, Ugo La Malfa, Che Guevara, oltre che per un’area verde in memoria delle stragi di migranti e per una targa commemorativa del 2 agosto 1980 alla stazione di Terni”. Per questo con l’atto d’indirizzo si chiede che il consiglio impegni il sindaco e la giunta a dar seguito, in tempi brevi, alle proposte pregresse sostenute dal consiglio comunale, da gruppi consiliari, da consiglieri comunali; a dare priorità alle richieste giacenti da molto tempo come ad esempio quella di Alberto Guidi e a considerare la toponomastica un punto di riferimento educativo per i giovani ed occasione per gli studenti di approfondire la storia locale”.
Con il secondo atto, anche questo sottoscritto da Boccolini, Nannini, Chiappalupi, Campili e Piccinini, Talamonti chiede che venga apposta un’altra lapide alla stazione per ricordare il rastrellamento del Quadraro, avvenuto il 17 aprile del 1944 nell’omonimo quartiere di Roma.
“Arrivati a Terni in treno – scrive Talamonti - i rastrellati furono “parcheggiati” per dodici giorni, per poi essere condotti a Firenze: stazione ferroviaria Campo di Marte e trasferiti al campo di transito di Fossoli (Carpi). L'esperienza di Terni, fu solo l'inizio di un lungo periodo di agonie e sofferenze: il 24 giugno, i rastrellati del Quadraro furono arruolati come “operai italiani volontari per la Germania” e deportati in Germania e in Polonia, costretti a lavorare nei campi di concentramento. Molti di loro non sopravvissero all'arrivo degli Americani. Dei deportati solo la metà tornò al Quadraro”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017