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“Società partecipate a rischio commissariamento in mancanza della procedura di ricognizione”

(Ufficio Stampa) – Nella seduta di ieri sera il gruppo consiliare del M5S ha presentato un'interrogazione per chiedere al sindaco notizie in merito alla ricognizione sulle società partecipate dal Comune “prevista fino dal 2007 e prorogata (DL 16 del 6 marzo 2014) con scadenza ultima al 31 dicembre 2014, termine ultimo per approvare in consiglio la ricognizione stessa”.
“Quello che ci sembra evidente – si legge in una nota diffusa sulla questione dal gruppo consiliare - è che la maggioranza preferisce non affrontare direttamente il nodo partecipate e che stia traccheggiando in attesa del commissariamento per l’adozione dei provvedimenti necessari alla dismissione di alcune delle società partecipate dal Comune di Terni, forse le più rognose”.
“Un commissariamento – continua la nota - che pare inevitabile ed estremamente gradito ad alcuni membri della maggioranza. I problemi sono evidenti: basta menzionare situazioni come quella dell’Interporto di Orte, partecipata di cui il Comune di Terni possiede ben il 9,39%, e che non si degna di rispondere da due anni alle poco incisive richieste di informazioni inoltrate dall’amministrazione locale, quasi come se fosse composta da soggetti intoccabili”.
“Una tolleranza inspiegabile, quella del Comune inspiegabile, ben diversa rispetto a quella che non ricevono cittadini, commercianti e piccoli imprenditori, vessati dalla crisi, di fronte ad inadempienze molto meno gravi”.
“Ci sembra evidente – conclude il gruppo consiliare del M5S -  come il commissariamento di alcune partecipate, sia la soluzione migliore per non affrontare i nodi politici che derivano da responsabilità specifiche delle istituzioni, relative agli aspetti costitutivi, occupazionali e relazionali fra maggioranza, partecipate ed i soggetti che le compongono. Alla fine per fare ciò che andava fatto da tempo, il Comune di Terni alzerà le mani ammettendo fra le righe che per il centro sinistra è impossibile risolvere i problemi causati da se stesso. A risolverli sarà un commissario che costerà ai cittadini centinaia di migliaia di euro annui”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017