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“La grande valorizzazione dei comunali si ferma al 4%”

(ufficio stampa) – “A volte il silenzio è d’oro e sicuramente evita figure barbine. L’Amministrazione comunale, supportata dal gruppo della Lega, sbandiera come grande risultato le 20 progressioni messe in atto. I soliti comunicati roboanti, che parlano di meritocrazia, premi a chi lavora ecc, accompagnano il tutto. 
La realtà – dichiara in una nota il capogruppo del Pd Francesco Filipponi - è ben altra ed è sempre saldamente ancorata alla mancata valorizzazione del personale del comune, un orientamento chiarissimo da parte di questa amministrazione che ha visto tra l’altro il capitolo della selezione di 8 dirigenti, uno solo proveniente dall’interno dell’ente. Senza considerare che nei pochissimi concorsi realmente effettuati nessun comunale – dato ancora più scioccante -  è stato ammesso alla graduatoria finale. 
Ora la perla delle progressioni, dapprima non avallate dalla ragioneria del comune, e ora che andranno a premiare il 4% dei 679 dipendenti comunali. Una cifra non molto incentivante, che oltretutto è ancora più mortificante nel dettaglio: le progressioni che riguarderanno l’area C – con passaggio alla categoria D -  sono circa il 2%, 7 su oltre 300 persone; per l’area B – con passaggio alla C – sono circa il 10%, 13 su oltre 120 persone. Si tratta di percentuali irrisorie. Senza contare che i profili interessati sono solo 7 e tanti altri profili sono totalmente esclusi. 
Francamente non capiamo cosa ci sia da sbandierare. In merito al parere della ragioneria sottolineamo che quello  nuovo è arrivato dopo le correzioni della Giunta, dovute al parere della Cosfel (commissione per la stabilità enti locali) la quale ha approvato per il comune di Terni il piano di fabbisogno 2020- 2022 solo per l’annualità 2020.
All’amministrazione comunale chiediamo di interrompere il riposo di questi due anni e mezzo e di mettersi a lavorare. Sul fronte delle risorse umane e dei servizi occorrerebbe ben altro impegno organizzativo, soprattutto alla luce di questo nuova emergenza Covid. In questi mesi il Comune di Terni non ha investito un centesimo in nuove tecnologie per migliorare il lavoro a distanza e soprattutto per migliorare i servizi da fornire a cittadini senza ricorrere alla presenza fisica. Ora si reagisce a questa nuova ondata di contagi mandando il personale a casa, ma lasciandolo senza mezzi adeguati, se non i propri. Si tratta dell’ennesima situazione affrontata con superficialità, mancanza di metodo,  progettazione da questa amministrazione che sa solo inveire contro chi – come nel caso del gruppo del Pd – pone questioni di interesse, spesso essenziali, per la città”. 
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 22/10/2020