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"Creare un fondo di sostegno per il mondo del lavoro"

(Ufficio stampa) - I Consiglieri Comunali Renato Bartolini (PD), Valdimiro Orsini (PD), Sandro Piccinini (PD), Luigi Bencivenga (Progetto Terni), Faliero Chiappini ( Città Aperta)hanno presentato per il consiglio comunale un atto di indirizzo sulla vicenda Ast e sul mondo del lavoro. Ecco l'atto: Premesso che Acciai Speciali Terni è uno dei principali produttori al mondo di laminati piani di acciaio inossidabile; Acciai Speciali Terni è la più importante azienda della nostra regione che da sola produce il 20% del Pil e il 40% dell’export regionali e all’interno del panorama industriale italiano della siderurgia rappresenta un’eccellenza ed una funzione strategica per il nostro Paese nella produzione di acciai speciali; L’attuale Amministratore Delegato di AST Lucia Morselli, unitamente alla proprietà , ha deliberato e sottoposto alla città un Piano Industriale che di fatto prevede un forte ridimensionamento della produzione, la messa in mobilità di centinaia di lavoratori e la cancellazione dell’autonomia commerciale del sito ternano; Le decisioni, messe già in atto dall’Amministratore Delegato, creano forte problematiche operative, strutturali e di vendita comprese le manutenzione che si devono effettuare durante il periodo di fermo degli impianti; L’ Amministratore Delegato ha già proceduto allo scioglimento dei C.d.A. delle controllate e ad un forte ridimensionamento della classe dirigente all’interno della fabbrica con tutte le problematiche, anche di una politica industriale trasparente, che ne conseguono. Considerato che L’impegno delle RSU unitamente a quello dei rappresentanti politico-istituzionali e del Governo ha permesso il blocco delle decisioni unilaterali della proprietà ed in particolare il blocco delle procedure di mobilità ed il blocco del taglio della produttività fino al prossimo 4 Settembre, data della convocazione di un tavolo di confronto nazionale; E’ stato sospeso anche l’incontro convocato il 6 Settembre al MISE che prevede la trattazione delle procedure di mobilità; L’attuale proprietà, quando ha proceduto al riacquisto dell’impianto ternano, si era impegnata nei confronti della Commissione Europea per il rilancio e lo sviluppo della nostra fabbrica; L’Amministrato Delegato, nei difficili confronti di questi giorni, non ha saputo dare rassicurazioni in questo senso ma anzi ha cercato in ogni modo di procedere con le scelte unilaterali della proprietà. Questa vertenza deve diventare, da subito, di interesse nazionale ed europeo a fronte della valenza strategica del sito produttivo ternano per il nostro Paese e a fronte degli impegni che la proprietà aveva assunto nei confronti dell’Europa per il rilancio e lo sviluppo del sito ternano. Considerato altresì che Ci troviamo di fronte ad una vertenza molto delicata che si collega ad una crisi che in questi anni sta intaccando fortemente le nostre produzioni industriali a partire dal Polo Chimico fino ad arrivare alle nostre PMI; Dobbiamo lavorare per trovare un impegno unanime nel ridisegnare una politica industriale per la nostra città capace di dare risposte alle problematiche che stiamo affrontando e che dovremmo affrontare nel futuro; Dobbiamo chiedere con forza il rispetto degli impegni delle istituzioni preposte per il completamento della Orte-Civitavecchia e per la questione energetica, nell’ambito delle politiche di settore del Governo, per garantire la migliore competitività del sito e della logistica che lo interessa. Visto che Quello che sta succedendo ai lavoratori delle acciaierie di Terni, delle aziende consociate, delle ditte che rappresentano l’indotto, è un dramma sconvolgente che non può, ma soprattutto non deve, lasciare nessuno indifferente; Quegli uomini, quelle donne e i loro figli, spesso bambini piccoli, stanno affrontando e dovranno affrontare una prova che, oltre ad essere devastante sotto il profilo psicologico, lo è anche sotto quello economico; Sono molte le iniziative che le rappresentanze sindacali unitamente con i lavoratori e con le loro famiglie stanno portando avanti per sensibilizzare non solo la nostra città ma per far capire che ci troviamo di fronte ad una vertenza che deve necessariamente rivestire un ruolo nazionale ed europeo. Impegna il Sindaco e la Giunta Ad attivarsi da subito, nei confronti del Governo nazionale e della Commissione Europea, per chiamare al tavolo della trattativa direttamente la proprietà della ThyssenKrupp; Ad attivarsi da subito, nei confronti del Governo nazionale e della Commissione Europea, per chiedere il rispetto che la proprietà si è assunta nei confronti dell’Europa per il rilancio e lo sviluppo del sito ternano; Ad attivarsi da subito, nei confronti del Governo nazionale e della Commissione Europea, per chiedere una discussione chiara e trasparente nel merito del piano europeo per la siderurgia in difesa della valenza strategica dei sistemi produttivi italiani; Ad attivarsi da subito, nei confronti dei politici europei, nazionali, regionali e locali che rappresentano i nostri cittadini ternani, per la costituzione di un fondo a sostegno dei lavoratori della nostra città e delle iniziative che si possono portare avanti insieme, dove devolvere, con decorrenza immediata il 30% di quanto percepito, come indennità o gettone di presenza, dai rappresentanti politico-istituzionali unitamente ai rappresentanti delle nostre aziende partecipate come segno tangibile di vicinanza economica e morale oltre che come forte segnale di unità contro l’arroganza della proprietà tedesca".
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017