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Consiglio comunale: “Sul consuntivo e sul preventivo non si rispettano i termini”

(Ufficio Stampa) - “Il primo termine di legge - quello del 30 giugno scorso, che oltretutto il governo aveva concesso come proroga - è già stato ampiamente violato. Ed il secondo – quello del prossimo 31 luglio – a sua volta frutto di un'altra proroga, si appresta a subire la stessa sorte”. Lo dichiara, in riferimento ai termini per l'approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, Marco Cecconi, consigliere comunale e presidente del gruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale che sulla questione ha anche preannunciato la presentazione di un'interrogazione consiliare.

“Molti Comuni – dice Cecconi - hanno utilizzato le proroghe nazionali solo in minima parte: valga per tutti l'esempio del Comune di Perugia che, pur interessato come Terni dal voto per l'elezione del nuovo sindaco, ha approvato in consiglio il consuntivo 2013 il 10 maggio scorso”. 
“Per quello che riguarda Terni, invece, al momento ci sono sul tappeto solo due solleciti della Prefettura (che ha ammonito sulle conseguenze di legge dell'inadempienza, estese fino allo scioglimento del consiglio comunale) e una bozza di consuntivo 2013 per ora approdata in giunta".
“Entrambi i provvedimenti – ricorda Cecconi – sono ovviamente di esclusiva competenza del consiglio comunale che però, per legge e per regolamento, deve avere a disposizione una tempistica predeterminata per l'esame preventivo e la discussione: da qui la sicura certezza che, dopo la violazione del primo termine, anche per il bilancio di previsione 2014 si sforeranno tutti i tempi”. 
“Quando verranno trasmesse ai consiglieri la proposta di consuntivo 2013 e quella del bilancio dell'anno in corso? Considerato anche il calendario dei lavori dell'aula e l'imminente sospensione estiva, quando se ne prevede la possibile approvazione?”
“La nuova opposizione - conclude Cecconi -  intende vederci chiaro ed andare fino in fondo. Anche perché, sin da adesso, in base alle anticipazioni di stampa fornite dal neo assessore Vittorio Piacenti D'Ubaldi, si prefigura ad esempio la sparizione di poste di indubbia entità, come nel caso di quei 4milioni e mezzo di euro di residui, che sarebbero stati cancellati solo negli ultimi due mesi e mezzo: proprio a cavallo - vedi caso - di una campagna elettorale che è valsa a sollevare molti dubbi sui conti comunali”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017