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Consiglio comunale, passa l’assestamento di bilancio

(Ufficio Stampa) – Il consiglio comunale ha esaminato stasera la manovra di assestamento del bilancio d’esercizio 2013, approvandola con 23 voti a favore, 6 contrari e un’astensione. Si tratta di una manovra – come ha spiegato illustrandola il vicesindaco Libero Paci – da circa 5 milioni di euro – resasi necessaria considerate le richieste avanzate dai vari servizi comunali per la realizzazione di ulteriori iniziative e progetti specifici e per garantire la copertura delle spese necessarie, in un quadro generale “difficile e complesso” all’interno del quale l’amministrazione è comunque riuscita a tenere i conti in equilibrio. 

Sono stati votati anche un atto d’indirizzo e un emendamento.
L’atto d’indirizzo era stato proposto da Francesco Ferranti (FI) e Paola Ciaurro (Lb) e chiedeva che il consiglio impegnasse la giunta e il sindaco a riportare l’aliquota per gli alloggi sociali al 5,5 per mille evitando ipotetici rincari delle locazioni per cittadini in difficoltà: è stato bocciato con 20 voti contrari, 6 favorevoli e 5 astensioni.
L’emendamento riguardava lo spostamento di 237.941 euro di spesa derivante dall’introito di una penale per ritardata fine lavori, dall’urbanistica alla realizzazione del percorso pedonale vocabolo Staino-Cervara ed è stato approvato con 27 voti a favore, 4 astenuti e un contrario; era stato presentato da Riccardo Giubilei (Pd), Giuseppe Boccolini (Socialisti), Giocondo Talamonti (GM), Mauro Nannini (Fds), Sergio Trivelli (Pd), David Tallarico (PTca), Alessandro Chiappalupi (GM).
Un secondo emendamento, illustrato da Giorgio Finocchio e sottoscritto da tutti i presidenti dei gruppi del centro-sinistra, riguardava la modifica del regolamento sulla disciplina dell’imposta comunale propria (IMU), ma non è stato ritenuto ammissibile perché oltre il termine temporale previsto dalla legge. La proposta “nel tentativo di porre in essere una manovra equa e che rispetti l’eguaglianza sociale come fattori prioritari “, riguardava il riequilibrio delle aliquote, dividendone il beneficio in parti eque e riequilibrando di 0,05 punti la manovra precedente, portando così l’aliquota per l’uso gratuito entro il primo grado allo 0,81%(-0.05) e l’aliquota sul canone concordato allo 0,60% (+0.05). L’emendamento mirava  a correggere la decisione presa dal consiglio comunale in sede di approvazione del preventivo che aveva abbassato di un punto l’aliquota per le abitazioni principali concesse in uso gratuito a parenti entro il primo grado e alzato di un punto quella per le abitazioni principali che si avvalgono dello strumento del canone concordato. 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017