Consiglio comunale, iniziato il dibattito sul futuro del decentramento

(Ufficio Stampa) – La questione del decentramento e del riassetto della partecipazione nei quartieri del territorio comunale dopo l’abolizione delle circoscrizioni, sarà affrontata domani dalla conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Lo ha deciso stasera il consiglio comunale, dopo aver discusso sul tema, nel primo punto all’ordine del giorno, al quale erano iscritti diversi atti d’indirizzo e mozioni.  La conferenza dei presidenti deciderà come e quando iscrivere di nuovo il punto all’ordine del giorno, predisponendo un percorso che possa portare ad una delibera consiliare.
Nel corso del dibattito, Giampiero Amici del Pd aveva proposto l’istituzione di un’apposita commissione consiliare, per lavorare su una soluzione politica, nel rispetto della legge, ma cercando di evitare di buttar via l’esperienza della partecipazione “che nella nostra città ha radici profonde”.
Contrari alla creazione di nuovi organismi sia Brizi che Ferranti di Forza Italia: occorre ridurre i costi della politica e migliorare i servizi ai cittadini, hanno detto.
Anche Carlo Orsini (Gm) e Paola Ciaurro (LB), seppur con accenti diversi, hanno affermato la loro contrarietà a nuovi organismi: “Sarebbe più opportuno – hanno detto – migliorare i servizi, avvicinando i cittadini all’amministrazione anche attraverso gli strumenti on line”. Di questo parere anche Leo Venturi (Terni Oltre) che ha sostenuto la tesi secondo la quale della questione dovrebbe occuparsi il prossimo consiglio comunale. “L’atttuale amministrazione – ha detto Venturi – non è stata però in grado di riorganizzare la macchina amministrativa anche riguardo al decentramento”.

Critico anche Giuseppe Boccolini (Psi) che ha chiesto alla giunta di esprimere la propria posizione, sottolineando comunque la necessità, in questa fase drammatica per il Paese, di puntare sui servizi ai cittadini, abbattendo i costi e mettendo in secondo piano qualsiasi tentativo di ricerca di potere personale.
David Tallarico (PTca) si è invece detto favorevole all’istituzione della commissione, “a patto che siano definiti subito i tempi di conclusione del lavori, preferibilmente entro febbraio, e che non ci siano costi per l’amministrazione”.

Per Jonathan Monti (Pd) il consiglio deve comunque mettere all’ordine del giorno il tema della rappresentanza, considerando anche le esperienze che stanno nascendo in diverse parti d’Italia a seguito della nuova normativa.

 Enrico Melasecche (Udc) ha detto che “oggi, in una situaizone drammatica, occorre ripensare le logiche di spesa e di erogazione dei servizi, grazie anche alle possibilità offerte dall’on line. Inutile mantenere come si è fatto finora tutti gli immobili e le sedi delle circoscrizioni, come se fossero ancora nove”.

L’assessore al decentramento Renato Bartolini ha ricordato che “tutti i locali utilizzati attualmente dalle circoscrizioni sono di proprietà comunale, tranne uno che è dell’Ater e che gli stessi locali sono messi a diposizione di moltissime associazioni”. Bartolini ha poi sottolineato che a fruire dei servizi delle sedi decentrate è soprattutto la popolazione anziana e le famiglie meno abbienti che non hanno la possibilità di utilizzare l’on line, "sul quale comunque l'amministrazione sta puntando sia con il nuovo sito web, sia con progetti di e-democracy"
Ha poi posto in evidenza i risultati della riorganizzazione del personale del decentramento: “Quattro anni fa c’erano 42 dipendenti; oggi sono solo 20 dipendenti di cui 2 a part time, con i servizi all’utenza invariati”.

“C’è bisogno di individuare una sede di confronto politico – ha concluso Bartolini -  per capire quale forma di decentramento debba continuare in questa città, e su questo siamo disponibili fin da subito a discutere con il consiglio”.

Subito dopo il consiglio comunale ha affrontato il punto relativo al conto consuntivo dell’Asfm, ma dopo la relazione dell’assessore Libero Paci e quella del presidente della terza commissione Tabarrini, è mancato il numero legale e la seduta si è sciolta.