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Consiglio comunale, il M5S chiede di discutere e applicare la carta anticorruzione

(Ufficio Stampa) – "Terni e l'Umbria non sono più isole felici, anche riguardo alle infiltrazioni  mafiose ed in generale per quanto riguarda la macro criminalità, come confermato dai recenti fatti di cronaca giudiziaria che da "mafia capitale" giungono fino al fascicolo aperto, senza ipotesi di reato, dalla Procura di Terni proprio in questi giorni, per accertamenti e acquisizione di documenti relativi all'inceneritore Aria Spa, all'Acea di Roma e alla Cosp Tecno Sevice di Terni come si apprende da vari quotidiani". Lo sostengono, in una propria nota, i consiglieri del gruppo del Movimento 5 Stelle.
"Per questo riteniamo che le istituzioni più che minimizzare determinati fenomeni, abbiano il dovere politico e morale di intraprendere ogni azione volta a contrastare le mafie che spesso riescono a radicarsi nei vari territori, favorite dall'esistenza di zone d'ombra che possono crearsi  anche all'interno delle procedure pubbliche".
"È passata (volutamente?) in sordina infatti – si legge ancora nella nota del M5S - l'approvazione in giunta della delibera "trasparenza a costo zero" che gli assessori hanno votato il primo ottobre e della cui applicazione ad oggi non v'è traccia. Non vi è stato alcun passaggio in Consiglio dell'elaborata Carta - a differenza di quanto accaduto negli altri Comuni virtuosi in materia di trasparenza e legalità - e in compenso, l'atteggiamento di sindaco e assessori in questi giorni  contro le dichiarazioni di un Sostituto Procuratore della Repubblica, la dicono lunga su quanto a Palazzo Spada si predichi bene e si razzoli male, molto male".
"Ecco il motivo per cui il M5S ha presentato oggi in Consiglio un atto di indirizzo per chiedere di deliberare e far applicare concretamente anche nel nostro Comune quel codice etico anti-corruzione e per la trasparenza che prende il nome di "Carta di Pisa", carta anti-corruzione che rientra in quella "delibera per la trasparenza" firmata durante la campagna elettorale per le amministrative 2014 da quasi tutti i candidati a sindaco, quando fu proposta ai candidati ternani dall'associazione anti-mafia "Libera". Questo atto d'indirizzo rappresenta dunque l'occasione per mettere l'intero Consiglio di fronte alle proprie responsabilità politiche e morali su un tema tanto delicato quanto complesso, ma vitale per il buon funzionamento di un'amministrazione libera e trasparente che non si sottragga al dialogo e che non si comporti in modo schizofrenico ed incoerente limitandosi di fatto ad approvare delibere di giunta nel silenzio, senza il coinvolgimento del Consiglio, salvo poi fare un grande ed inaspettato - quanto fuoriluogo - frastuono quando si tratta di fare muro contro chi, a Terni, è impegnato quotidianamente nella lotta alla criminalità organizzata".
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017