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Consiglio comunale, approvato un atto d'indirizzo di maggioranza sull'Isrim

(Ufficio Stampa) – Sulla vicenda dell'Isrim il consiglio comunale, dopo la riunione dei presidenti dei gruppi di stamattina, ha deciso di eaminare due distinti atti d'indirizzo, di maggioranza e di minoranza.  Nella seduta pomeridiana, dopo l'illustrazione degli atti da parte dei presentatori, Cavicchioli per la maggioranza e Melasecche (IloveTerni) per FI, FdI, M5S, il consiglio ha approvato con 21 voti a favore, 7 contrari e 3 astenuti l'atto del centro-sinistra, sul quale si sono comunque espressi a favore anche Forza Italia e Crescimbeni che avevano dichiarato di voler votare entrambi gli atti.
“Ribadita la potenzialità dell’ISRIM e delle sue maestranze nei settori della ricerca, della tutela dell’ambiente, dell’assistenza e dei servizi alle attività economiche – si legge nel testo approvato – il Consiglio dà mandato al Sindaco di proseguire nel confronto con la Regione e gli altri soggetti interessati per individuare soluzioni positive per la crisi in atto, adottando iniziative, anche nei confronti degli organi societari preposti, per beneficiare dei tempi necessari a coltivare ogni positivo tentativo, anche per la ricollocazione del personale, utilizzando sia le proposte private e/o pubbliche che verranno poste in essere, sia le possibilità previste dalla Legge n. 147/2013, come modificata dal DL 90/2014 e dalla normativa applicabile”.
E' stato invece respinto con 21 voti contrari e 10 a favore, l'atto d'indirizzo presentato nella scorsa seduta da Enrico Melasecche e sottoscritto dai gruppi del Pdl, Fratelli d'Italia e M5S dopo aver sottolineato che la situazione di oggi è dovuta solo alle scelte improvvide di tipo politico-gestionale da parte di coloro che rappresentavano nel Cda gli enti pubblici comproprietari della maggioranza delle quote dell'Isrim i chiedeva invece “di riportare in aula la decisione finale sul futuro dell'Isrim, in relazione al fatto che tutto quanto era stato chiesto al sindaco di realizzare non è stato conseguito”. Nell'atto dell'opposizione si chiede anche “di discutere e votare in merito all'intenzione di chiedere il fallimento da parte della proprietà pro quota del Comune in quanto tale decisione mette sul lastrico 32 famiglie di ricercatori, laureati, esperti, quando il Comune, la Regione e lo stesso Governo Renzi dichiarano di voler potenziare la ricerca qualificata”, e di “richiamare il sindaco alle proprie responsabilità, come datore di lavoro, insieme alla Regione dei dipendenti Isrim, perché sarebbe gravissimo che tali lavoratori qualificati avessero un trattamento pesantemente difforme da quello che Comune e Regione hanno applicato in casi analoghi: Consorzio Aree Industriali, Umbria Innovazione, Bic, Usi”.

Il consigliere Renato Bartolini (Pd) aveva proposto un emendamento all'atto illustrato da Cavicchioli, invitando a sottolineare "soprattutto" l'ipotesi dei tentativi di ricollocazione del personale. L'emendamento è stato però respinto. 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017